Olgiata, la Procura riapre l'inchiesta

Il tribunale accoglie il ricorso di Pietro Mattei, marito della contessa Alberica Filo della Torre, uccisa all'Olgiata il 10 agosto 1991. Il fascicolo per ora non prevede ipotesi di reato né indagati. Si valuteranno indizi e tracce ematiche con nuove tecnologie

Olgiata, la Procura riapre l'inchiesta

Roma - Ripartono le indagini sull' omicidio della contessa Alberica Filo Della Torre, uccisa nella sua villa dell'Olgiata il 10 luglio 1991. Lo ha deciso la Procura di Roma che ha aperto un nuovo fascicolo processuale, intestato "atti relativi a", cioé privo di ipotesi di reato e di indagati, sulla base dell' istanza presentata qualche giorno fa dal marito della nobildonna, il costruttore Pietro Mattei. Gli accertamenti saranno curati dal procuratore aggiunto Italo Ormanni, lo stesso che, nell' estate del 2005 sollecitò l'archiviazione dell'inchiesta per la mancata identificazione del responsabile del delitto, e dal sostituto Nicola Maiorano.

Tracce di sangue La Procura ha, quindi, accolto la richiesta fatta da Mattei, con l' assistenza dell' avvocato Giuseppe Marazzita. Questi chiede che siano riesaminati, alla luce delle nuove e più sofisticate tecniche di laboratorio, i reperti dell'epoca al fine di risalire a chi appartengano alcune tracce ematiche. In particolare, quelle trovate sui pantaloni dei due uomini che furono indagati, salvo poi essere prosciolti, per omicidio: Roberto Iacono, figlio dell' ex governante di casa Mattei, e Manuel Winston, il domestico filippino. Non solo, nell'istanza si chiede di sottoporre ad accertamento ematico-chimico e genetico anche altri reperti mai analizzati in passato: il lenzuolo del letto della contessa, la canottiera e il completo intimo indossati dalla vittima più lo zoccolo trovato accanto al cadavere. I reperti in questione dovranno ora essere rintracciati e affidati ad un gruppo di esperti per essere sottoposti ad accertamento.

Nuove tecnologie Secondo una consulenza di parte eseguita dai biologi Francesco Fiorentino e Marina Baldi risulta che "le nuove tecnologie", in particolare quelle sull' identificazione del dna, hanno "una sensibilità di circa mille volte superiore a quella delle metodologie utilizzate" all' epoca dagli esperti Ernesto D'Aloia e Angelo Fiori. Alberica Filo Della Torre fu uccisa dopo essere stata strangolata e colpita violentemente alla testa probabilmente con uno zoccolo. L'omicidio avvenne nello stesso giorno in cui era in programma, nella villa dell'Olgiata, una festa per i dieci anni di matrimonio dei coniugi Mattei. Sulla base dell'evoluzione delle tecniche investigative, soprattutto a livello di identificazione di tracce ematiche, è stata riaperta da qualche tempo anche l'inchiesta sull'omicidio di Simonetta Cesaroni, l'impiegata dell'Associazione degli ostelli della Gioventù uccisa con 30 coltellate il 7 agosto 1990.

I legali di Mattei "Siamo soddisfatti della riapertura del caso perché la nostra iniziativa è diretta ad accertare finalmente la verità con l'unico strumento possibile: la prova scientifica".

Così l'avvocato Giuseppe Marazzita, legale di Pietro Mattei, commenta la notizia delle nuove indagini avviate dalla Procura di Roma sull'omicidio della contessa Alberica Filo Della Torre. "Dopo questo accertamento - ha aggiunto - o conosceremo il nome del colpevole oppure il caso sarà definitivamente chiuso. La famiglia Mattei attende con serenità gli sviluppi investigativi".

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