Roma - E' soddisfatto - e non poteva essere diversamente - il sindaco di Roma Gianni Alemanno per il via libera del Coni alla candidatura di Roma per le Olimpiadi 2020. Delusione, invece, a Venezia e nel Veneto per la bocciatura ricevuta. "Il progetto - dice il sindaco di Roma Gianni Alemanno - è già stato presentato al Coni e ci ha permesso di superare le valutazioni innanzitutto tecniche e poi alla fine il voto finale. Si basa su impianti già esistenti, i costi sono ridotti al minimo, quindi si tratta anche di un progetto molto sostenitivo dal punto di vista economico". Nonostante ciò, ha precisato, "ci sono importanti opere, come per esempio, il risanamento di tutto il Tevere che diventa in qualche modo l’asse su cui si va a snodare tutto il parco olimpico e il villaggio".
Zaia: Nord penalizzato Il presidente della regione Veneto Luca Zaia è molto amareggiato: "Prendiamo atto del voto del Coni - ha commentato - che riteniamo insoddisfacente sia nel merito che nel metodo. Siamo assolutamente convinti che la proposta di Venezia non sia stata tenuta nella giusta considerazione e che, invece, avrebbe potuto rappresentare una novità seria per la qualità che esprime. Siamo certi che Venezia, capitale universale della bellezza, sia il miglior ambasciatore di tutto il nostro Paese nel mondo". "Sia chiaro - aggiunge Zaia - che ora non escludiamo un intervento formale in altre sedi. Garantisco inoltre che da oggi spulcerò personalmente l’intera documentazione voce per voce, sviscerando numeri, conti e promesse che sono alla base di una scelta che ritenere sbagliata è un eufemismo. Un nord penalizzato così fortemente di certo non servirà alla causa che ci si vuole prefiggere".
Comitato Venezia: scelta politica "Usciamo da questa competizione convinti che Venezia avrebbe avuto dei vantaggi in campo internazionale. È stata una scelta politica". Federico Fantini, direttore generale del comitato promotore a favore della candidatura olimpica di Venezia, commenta così la decisione del Coni. "Usciamo a testa alta da questa competizione più convinti di prima che Venezia sarebbe stato il partner migliore per il Coni ma adesso ci auguriamo che Roma vada il più avanti possibile".
Veltroni: ora serve unità d'intenti "Roma è una candidatura forte, prestigiosa, con buone possibilità di arrivare al traguardo. Ritengo che la decisione del Coni di sceglierla quale candidata italiana per i Giochi Olimpici del 2020 sia stata giusta", dichiara Walter Veltroni. "Ora però - sottolinea l’ex sindaco della capitale - arriva il momento più difficile. Roma potrà giocarsi le sue carte per la vittoria finale nel 2013 solo se avrà dietro di sè il sostegno sincero, compatto e convinto di tutto il Paese. Il mondo istituzionale, politico e sociale dovrà dunque muoversi con determinazione e unità d’intenti".
Rabbia dei parlamentari leghisti Sono furibondi per la decisione del Coni i parlamentari del Carroccio. Il senatore Piergiorgio Stiffoni invita senza mezzi termini il Comitato olimpico internazionale a rivolgere altrove le sue attenzioni. Il timore di Stiffoni è che l’eventuale investitura di Roma "avrà come conseguenza che ci verrà imposta, forse per qualche decennio, una tassa straordinaria per tappare i buchi romani". Stiffoni ricorda come "recenti esperienze, vedi i mondiali di nuoto del 2009, ne sono chiaro esempio". Sulla scelta di Roma, Stiffoni è convinto che abbiano influito le pressioni "al di quà e al di là del Tevere".
Cacciari: scelta conservatrice "Una scelta che rispecchia la situazione di questo Paese: anchilosata e appesantita, senza capacità di innovare, di riformare e di immaginare". Così Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, in un’intervista al quotidiano online Affaritaliani.it.
"Trovo che sia una decisione assolutamente conservatrice - ha detto Cacciari - priva di fantasia e di capacità di comprendere l’importanza che avrebbe potuto avere, anche per presentare il nostro Paese a livello internazionale, una scelta come quella di Venezia. Una scelta che rispecchia la situazione di questo Paese: anchilosata e appesantita senza capacità di innovare, di riformare e di immaginare".
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