da Gerusalemme
Il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha dichiarato che loperazione militare contro gli Hezbollah continuerà «per il tempo necessario» a liberare i due soldati rapiti e ad assicurare che Hezbollah non sia più una minaccia. «Il primo ministro - si legge in un comunicato dellufficio di Olmert - ha sottolineato che Israele porterà avanti la battaglia contro Hezbollah per tutto il tempo necessario fino al ritorno dei soldati rapiti e alla piena applicazione» della risoluzione 1559 dellOnu.
Il comunicato è stato emesso dopo lincontro del premier con lalto funzionario per la Politica estera e la sicurezza europea, Javier Solana, che ieri ha visitato Gerusalemme per incontrare i vertici del governo israeliano e in serata si è trasferito a Gaza per un colloquio con il presidente palestinese Mahmoud Abbas. Il testo dellufficio del premier aggiunge che Israele vuole che lesercito libanese sia dispiegato lungo il confine comune e che lo Stato ebraico ha lintenzione di disarmare Hezbollah così che non possa più attaccare Israele con i suoi razzi.
A Gerusalemme Solana è stato ricevuto dai massimi esponenti del governo israeliano: il premier Ehud Olmert, il ministro degli Esteri Tzipi Livni e il ministro della Difesa Amir Peretz. Olmert ha espresso lapprezzamento di Israele per la posizione presa dallUnione Europea davanti alla grave crisi israelo-libanese. Nella conversazione ha ribadito le condizioni di Israele per un cessate il fuoco e ha dichiarato che Israele non permetterà che si ricrei lungo il suo confine col Libano la situazione che ha preceduto lattuale scoppio delle ostilità. Queste, ha detto, sono state causate «dalle provocazioni di organizzazioni terroristiche, con lincoraggiamento e il coinvolgimento della Siria e dellIran che hanno così voluto distogliere da loro lattenzione della comunità internazionale».
Con la signora Livni Solana ha convenuto che lattività politica che sta ora cominciando per porre fine ai combattimenti deve guardare a come sarà il futuro dopo la fine delle ostilità. Nella conferenza stampa a conclusione del colloquio, il ministro degli Esteri ha affermato che Israele e la comunità internazionale hanno gli stessi obiettivi. Ma sarà necessario «il disarmo degli Hezbollah, il loro allontanamento dal sud Libano e misure per impedire il loro riarmo», in modo da permettere al governo libanese di esercitare la sua piena sovranità su tutto il territorio libanese.
Solana, che ha definito «molto franco» il colloquio con la Livni, ha detto che il Medio Oriente «sta vivendo uno dei suoi momenti più difficili».
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