Filippo Grassia
Oltre 200 siti di bookmaker stranieri saranno oscurati dal prossimo 24 febbraio (e si tratta solo di un primo elenco) come si evince dal Decreto dellAams pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in attuazione delle disposizioni contenute nella Finanziaria. Il Giornale lo aveva anticipato da tempo fra lo scetticismo di quanti ritenevano che si trattasse del solito al lupo, al lupo. Infatti. A costoro era sfuggito il fatto che il Parlamento italiano aveva varato queste norme per contrastare la crescita del gioco illegale, o comunque non autorizzato, attraverso le reti telematiche o telefoniche. A questo riguardo vale la pena di riportare alcuni brani del comunicato stampa emesso dai Monopoli di Stato: «Il legislatore, allo scopo di contrastare i crescenti fenomeni di illegalità, in particolare le truffe sempre più numerose che vengono segnalate dai giocatori, ha
previsto lobbligo, a carico dei fornitori di connettività alla rete Internet o dei gestori delle altre reti, di inibire, sulla base di apposita e formale comunicazione di AAMS, lutilizzazione delle reti stesse nel caso di svolgimento di giochi da parte di operatori privi di titoli autorizzatori o abilitativi o che comunque operino in violazione delle norme di legge
Lelenco dei siti inibiti, insieme a quello dei concessionari autorizzati al gioco telematico, è consultabile sul sito www.aams.it, anche al fine di tutelare i giocatori dai prevedibili effetti derivanti dai provvedimenti di inibizione, quale, ad esempio, la difficoltà legata al ritiro delle somme eventualmente giacenti sui conti di gioco
».
La lista dei bookmaker fuorilegge ha subito suscitato polemiche perché non comprende alcuni nomi importanti come Betandwin, Eurobet, Globet e ParadiseBet. Ma non si tratta di una mancanza, se è vero che i quattro bookmakers hanno garantito di mettersi in regola entro il 23 febbraio e quindi di spostare, entro questa data, il gioco in arrivo dallItalia dal loro sito estero a quello autorizzato nel nostro Paese. E comunque Aams si è ripromessa di aggiornare lelenco dei siti inibiti. Per inciso il volume del gioco telematico a livello mondiale è stimato in 100 miliardi di euro, di cui l80% ritorna ai giocatori sotto forma di vincita.
Di questa manovra il grande artefice è Giorgio Tino, direttore generale di Aams, il quale ha dedicato una particolare attenzione alla clientela: «Con questa manovra intendiamo tutelare quei giocatori che, collegandosi a siti illegali, sono spesso soggetti a truffe e ad attività di fishing (vale a dire la cattura dei pin delle loro carte di credito o dei loro conti correnti on line). In secondo luogo ci poniamo lobiettivo di garantire tutti quegli operatori che, avendo ottenuto le necessarie concessioni od autorizzazioni ed avendo sostenuto rilevanti investimenti, si trovano ad operare sul mercato in posizione di svantaggio rispetto ad operatori non sottoposti ad alcun tipo di regolamentazione, di controllo e di prelievo fiscale».
La pubblicazione del Decreto ha suscitato il plauso di Giorgio Sandi, ad di Sisal, che per primo aveva parlato di questa possibilità: «Bisogna dare atto allon. Manlio Contento e a Giorgio Tino di aver sposato questa strategia che non è certamente proibizionista. Anzi. Qualsiasi operatore può entrare legalmente nel nostro Paese che, sotto questo aspetto, è il più evoluto dEuropa.
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