Permettimi, caro Massimiliano, di appoggiare caldamente le tue accorate critiche nei confronti del centro destra governante, sul Giornale del 22 ottobre. Le tue parole sono riferite alla realtà ligure (sostanziata dalla faccia bella e credibile di Biasotti e celata in altri volti non sufficientemente... fotogenici) ma vestono perfettamente tutta la condizione italica, riferita a Fi prima e al PdL ora.
Forza Italia è stata inventata dalla genialità di un Sciur Brambilla qualsiasi (alias S.B.), chilometricamente distante dal sistema partitocratrico che ci è noto. E per fortuna, dico io. Ma, d'altro canto, priva completamente di radici, se non quelle dell'inventore. Per il recente PdL idem: un'aggregazione fatta a tavolino e costruita sulla personalità del Silvio nazionale. Si avvale del partito bossiano, fatto a immagine e somiglianza del glorioso indecente e defunto Pci, insieme ad Alleanza Nazionale, confinata e oppressa dalle colpe storiche e bisognosa d'aiuto sul piano del reinserimento politico. Che poi An si avvalga di una mente come quella di Fini è solo un luminoso dettaglio.
Questa è la foto originaria, che facciamo, allora? Ci rivolgiamo allo psicanalista oppure tentiamo di cantargliela a Lor Signori? Abbiamo già l'handicap di un'opposizione frantumata e resa più feroce che mai dal suo nulla. Mentre noi «popolo» e «cittadini» e «individui» coscienti dell'appartenenza sociale, siamo amanti di un Governo «alto» e «generoso» e «lungimirante», non possiamo accettare latitanze, incongruenze, lassismi e furbizie analfabete. Anche se ci rendiamo conto che la Politica e la sua Amministrazione sono il lavoro più alto e difficile che abbia inventato il genere umano.
Berlusconi ha creato un partito non partito, ma è bene che si esprima più chiaramente. Vede solo un'onda pseudopolitica aderente al Capo come il tubino di una qualsiasi velina o vuole anche creare una militanza consapevole e in grado di costruire sul territorio una profonda coscienza d'appartenenza e di nobili aspirazioni, pur restando libera da pastoie partitocratiche? O vuole solo assistere alle impennate di tanti piccoli galli, che aspirano ad indossare i suoi panni? O desidera contribuire alla consapevolezza di un Popolo, non più adagiato nelle clientele partitiche, ma fiero della sua appartenenza e disposto a sacrifici per raggiungere alti obiettivi? Avevo uno zio, Aldo, che diceva in dialetto «'l pescio i puz dala testa» (il pesce puzza dalla testa). E la testa può essere tranquillamente rappresentata dai cosiddetti Coordinatori nazionali del PdL, quei due della terra di mezzo, l'arcana Lunigiana (che hai scritto con parole stampate caro Massimiliano), che non è Toscana, non è Emilia e non è Liguria, è semplicemente Lunezia.
L'argomento scottante è un centro destra che si sta comportando bene a livello di Governo e pessimamente in termini locali. E la causa maggiore dell'insuccesso va attribuita al personale politico. E ritorno al pesce che puzza dalla testa. Una testa rappresentata da un Verdini e da un effimero Bondi. Entrambi nati a Fivizzano frazione di Gassano (io sono nata nella frazione di Soliera Apuana), nessuno dei due rappresenta un nostro vanto, il Bondi, poi, resta un perfetto comunista (anch'io lo sono stata a Milano e in anni giovanili, per moda e per curiosità intellettuale) dedicato solo all'occupazione del potere. È da costoro che dovrebbe venire una spinta organizzativa, e una coscienza critica affidata a personale politico adeguato. Sarebbe una manna per il centro destra e un grave problema per l'opposizione. Che si troverebbe improvvisamente davanti interlocutori impostati sulla diversità. Un'Opposizione derivante culturalmente dal sovietico Pci, che ha badato con estrema intelligenza ad occupare ogni pertugio degli altarini dell'intellettualità, dell'istruzione e della cultura.
Finisco con una nota sulla Lunigiana (il comune di Fivizzano, governato a suo tempo anche dal comunista Bondi, deve essere commissariato per essere accorpato ad altro Comune): una terra, la Lunigiana, che appartiene da sempre alla sinistra, che non ne fa scempio, per la verità, ma che tiene a catena in cantina. L'opposizione del centro destra non esiste e quando «c'è», c'è da vergognarsi. Alla via così, caro Massimiliano, continua a scrivere per spronare, un casto bacio da una vecchia scrittrice.
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