La musica per una volta protagonista alla rassegna «I Solisti del teatro». Maria Rosaria Omaggio, a capo di un drappello di musicisti, attori e ballerini porta in scena lHistoire du soldat, musica di Igor Stravinskij, libretto elaborato dallamico poeta Charles-Ferdinand Ramuz, da un soggetto fiabesco del sovietico Afanasev. Vi si racconta di un soldato, ennesima incarnazione di Faust, che incontra il diavolo al quale cede il suo violino, in cambio di ogni bene; ma il finale è tragico: il soldato soccombe. La Omaggio firma anche la traduzione e assume in prima persona il ruolo del narratore, delegando gli altri due ruoli a Roberto Ciufoli (soldato) e Ennio Coltorti ( diavolo). Lorganico ristretto delloriginalissima opera - sette strumenti in rappresentanza di tutte le famiglie dellorchestra ma attraverso i registri estremi. Stravinskij con il singolare organico volle dotarsi di una tavolozza di colori orchestrali superlativa e ricca, a dispetto dei pochi mezzi; sollecitato anche dalla scoperta del jazz americano con le sue sonorità, i suoi ritmi.
Nellallestimento romano, i musicisti sono solo tre ed eseguono la versione musicale realizzata dallo stesso Stravinskij, nel 1919, per un organico ancor più ridotto: pianoforte, violino e clarinetto, rispettivamente affidati a Leonora Baldelli, Valentino Corvino e Fabio Battistelli. Li affianca il gruppo di danzatrici (Mara Casavecchia, Monica Marano, Antonella Perazzo e Ramona Tromboni) agli ordini di Elisabetta Melchiorri.
Maria Rosaria Omaggio, in scena, incarna il personaggio più importante dellopera - Stravinskij, nelle sue memorie, scriverà di averlo mutuato dal nostro Pirandello - quello del narratore, cui compete il compito di intermediario nelle due direzioni: «interprete-illusionista fra i due personaggi , soldato e diavolo; e commentatore fra palcoscenico e pubblico».
Giardini della Filarmonica, ore 21.30. Info. 06.3209831.
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