Omaggio a Ingrid Thulin, «musa» di Bergman

Omaggio a Ingrid Thulin, «musa» di Bergman

Pier Francesco Borgia

Un anno fa si spegneva a Stoccolma l’attrice Ingrid Thulin, musa di cineasti del calibro di Luchino Visconti e Ingmar Bergman. La Casa del cinema sceglie il modo più efficace per celebrare il talento dell’attrice: una agile retrospettiva che inquadri il suo lavoro, dagli esordi a fianco del celebre regista svedese fino agli ultimi lavori effettuati proprio nel nostro Paese. Si inizia questo pomeriggio (ore 15 Sala Deluxe) con il film che l’ha vista debuttare sul grande schermo: Il posto delle fragole (1957) di Bergman. A seguire (ore 17) un’altra pellicola del maestro svedese: Il volto (1958). Luci d’inverno (1961) dello stesso autore chiuderà la prima giornata dedicata all’attrice. Nata a Sollefteaa (Lapponia) nel gennaio del 1929, la Thulin si è prima affermata come valente interprete del teatro scandinavo prima di approdare sul grande schermo. Fin dalle sue prime prove nel cinema è riuscita a conquistarsi il consenso del grande pubblico e delle critica. Basti citare al riguardo il premio come miglior interprete al Festival di Cannes nel 1957 per una delle pellicole ora meno ricordate di Bergman (Alle soglie della vita). Negli anni Sessanta diventa il simbolo della donna emancipata e varca i confini nazionali andando a lavorare per Vincent Minnelli, Alain Resnais e Luchino Visconti. Negli anni Settanta la Thulin si trasferisce, poi, proprio in Italia dove collabora con Ferreri, Tinto Brass e Montaldo. È al genio di Bergman, comunque, che la stampa e la critica associano il nome di Ingrid Thulin. E la minirassegna della Casa del cinema (dal titolo «Il volto, la voce, il genio di Ingrid Thulin») tenta di offrire un’antologia essenziale delle sue apparizioni. Domani verranno proiettati Il silenzio (ore 15), Sussurri e grida (ore 17). Gli ultimi due film in programma (domani alle 19 La caduta degli dei di Visconti e lunedì 9 alle 15 L’Agnese va a morire di Giuliano Montaldo) sono dedicati al suo «periodo italiano».

Questo capitolo della sua carriera verrà poi analizzato nel corso di una tavola rotonda in programma lunedì alle 17 cui parteciperanno tra gli altri, Caterina D’Amico e lo stesso Montaldo. I film in rassegna sono tutti in versione originale con i sottotitoli.

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