Omaggio a Trabucchi «barone» della medicina
7 Novembre 2005 - 00:00Domani, giornata in memoria del farmacologo che ha formato 20 illustri docenti
Ignazio Mormino
Luniversità di Milano comincia a celebrare gli uomini che lhanno fatta crescere. Domani, nellaula magna di via Festa del perdono, renderà omaggio (nel centenario della nascita) al professor Emilio Trabucchi, tra i primi a comprendere e a sviluppare la scienza farmacologica in Italia. Nato a Verona, laureato a Padova, Trabucchi ottenne la cattedra milanese, dopo ventanni passati a Modena, nel 1947.
Si potrebbe dire che apparteneva a una famiglia di «professori»: due dei suoi fratelli, Alberto e Cherubino, insegnavano diritto e psichiatria. Si deve aggiungere che, a Milano, egli portò la farmacologia su strade assolutamente nuove, parlando per esempio di medicina sperimentale e di trapianti dorgano, e parlandone da pioniere.
Nel mondo universitario si sostiene, a torto o a ragione, che una grande «scuola» si riconosce dal numero di allievi che il maestro ha messo in cattedra. Nel caso di Trabucchi questo numero è altissimo: almeno venti, dicono i bene informati. Non solo farmacologi ma anche chirurghi, pneumologi, clinici, medici. Forse è stato lultimo «barone». Le sue designazioni venivano sempre approvate dalle facoltà mediche italiane.
È impossibile ricordare tutti i «promossi». I primi nomi che vengono alla mente sono quelli di Rodolfo Paoletti, Paolo Mantegazza, Silvio Garattini, Luciano Martini, Enzo Chiesa, Carlo Grassi, Giuseppe Pozzuoli: alcuni noti ormai a livello internazionale. Portano il celebre cognome anche due suoi nipoti (non «beneficiati» dallo zio): Marco, cattedratico a Roma, ed Emilio, cattedratico a Milano.
Il professore, ricordano i suoi allievi, visse francescanamente e morì povero nel 1984. Per ricordarlo, e per trasmetterne linsegnamento, è nata nel 1985 la Fondazione Emilio Trabucchi, presieduta da Enzo Chiesara, che assegna borse di studio, ospita studenti stranieri ed organizza ogni anno una «conferenza» dedicata alla medicina sperimentale. La giornata di domani invece ha per tema «Farmacologia e tumori».
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