Fabrizio Rinversi
La tradizione Omega nel contesto dell'orologeria subacquea è cominciata nel 1932 con il Marine, dalla doppia cassa inserita l'una all'interno dell'altra, per proseguire con diverse declinazioni del Seamaster, a partire dal 1948, fino al Planet Ocean del 2005.
Il capitolo più significativo di questa storia, però, è senz'altro il Seamaster Planet Ocean Ultra Deep Professional, presentato a Londra il 20 giugno scorso, un orologio testato impermeabile fino a 15.000 metri, ossia oltre 4.000 metri più del Challenger Deep, nella Fossa delle Marianne, il punto più profondo del mondo. Una misura immaginaria, dunque, la cui straordinarietà ha fruito di una verifica «sul campo», in virtù della collaborazione della Casa con Victor Vescovo - texano, ufficiale della US Navy in congedo, pilota d'aerei militari e di sottomarini -, nell'ambito del suo progetto «Five Deeps», ossia il raggiungimento dei punti più profondi di tutti gli Oceani. Vescovo ha cominciato nel dicembre de 2018 con l'Oceano Atlantico, proseguendo con l'Oceano Antartico, l'Oceano Indiano e l'Oceano Pacifico, e concluderà l'impresa, alla fine di agosto nell'Oceano Artico. Il suddetto test è avvenuto durante l'immersione nel Challenger Deep, in maggio, durante la quale Vescovo ha condotto il suo sottomarino ultra-tecnologico DSV Limiting Factor nella Fossa delle Marianne, ad un livello di -10.928 metri. Premesso che il programma «Five Deeps» è studiato per acquisire dati scientifici sull'attuale «salute» dell'ecosistema marino, Omega ha fissato i tre esemplari di Planet Ocean Ultra Deep prodotti al sottomarino, due sulle braccia robotiche e l'ultimo su uno dei tre «Lander» preposti alla raccolta dei campioni per le analisi scientifiche. La Maison ha studiato il modello per una resistenza funzionale alle tolleranze richieste a -11.000 metri, ma, per essere ancora più sicura della performance, ha voluto aggiungere un margine di sicurezza del 25%, tale da calibrare il regolare funzionamento, come detto, fino a 1.500 atmosfere di pressione (test presso la struttura di Triton Sub di Barcellona).
Per raggiungere un simile risultato, Omega ha studiato una tecnologia rivoluzionaria, pensata, non solo per l'Ultra Deep, ma proiettata nel futuro per la produzione di orologi subacquei «di serie». La struttura, infatti, ossia cassa, lunetta, fondello e corona sono stati realizzati in titanio grado 5, utilizzando pezzi lavorati, ritagliati dallo scafo del Limiting Factor, secondo una tecnica avanzata di forgiatura ed una costruzione totalmente priva di saldature, in modo tale da «contenere» lo spessore sotto i 28 mm. Sembra molto, ma può essere equiparato ad una sottiletta se si pensa che, a 11.000 metri, la pressione cui è sottoposto l'orologio sul vetro è di oltre 16 tonnellate.
Per questo motivo nell'adattare il vetro zaffiro, dall'altezza eccezionalmente inferiore ai 10 mm, Omega ha ideato un incasso tronco-conico, impiegando il Liquidmetal® in luogo della consueta guarnizione polimerica, per integrare il vetro con una giunzione a caldo in attesa di brevetto e garantire un montaggio solido, ma flessibile, dello zaffiro sulla cassa. Corona e fondello sono evidentemente assicurati a vite e le anse «a manta», aperte, permettono ad orologio e cinturino di sopportare meglio i carichi di trazione elevatissimi alle profondità oceaniche. Omega ha voluto essere al top anche nel meccanismo, il calibro automatico di manifattura Co-Axial 8912, con spirale in silicio, due bariletti e riserva di carica di 60 ore, certificato Master Chronometer, unitamente all'orologio, secondo i rigidi criteri METAS (tra cui la resistenza a campi magnetici fino a 15.000 Gauss). Afferma Vescovo: «I valori che, principalmente, mi legano ad Omega sono la precisione, la sua storia e il suo approccio alla tecnologia. Come si deve essere precisi nel mettere a punto un sommergibile in grado di essere perfettamente performante per immersioni ripetute, così l'orologio misura secondi, ore e minuti in modo affidabile per essere compagno dell'uomo in ogni situazione, riducendo i rischi.
È evidente, poi, lo stretto rapporto che, da circa 90 anni, lega Omega al mare ed agli oceani e apprezzo molto il loro modo di lavorare, molto professionale, e la loro volontà di usare la tecnologia per migliorare le prestazioni».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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