Roma - Condanna per Federica Saraceni anche per l’omicidio del professor Massimo D’Antona, ucciso dalle Br il 20 maggio del 1999. È quanto ha deciso la seconda Corte di Assise di Appello di Roma che ha inflitto complessivamente alla Saraceni, assolta in primo grado per l’accusa di omicidio, 21 anni e 6 mesi di reclusione. La Corte ha disposto nei suoi confronti anche la decadenza della potestà genitoriale. Per l’omicidio del giuslavorista sono già definitive le condanne all’ergastolo inflitte a Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi e Marco Mezzasalma, così come i 12 anni alla pentita Cinzia Banelli e i 20 a Laura Proietti. In primo grado Federica Saraceni era stata condannata solo per reati associativi a quattro anni e otto mesi, che ha già scontato e che saranno detratti dalla pena di 21 anni inflittale oggi. Saraceni è scoppiata in lacrime alla lettura della sentenza fatt dal presidente della seconda corte d’Assise Appello di Roma Guido Catenacci.
Respinti due ergastoli La seconda corte d’Assise d’Appello di Roma ha inoltre ridotto la pena di Anna Blefari Melazzi da nove anni inflitti in primo grado a sette anni e sei mesi di reclusione. La Corte ha, inoltre, respinto le richieste fatte dal procuratore generale Antonio Marini nei confronti di Paolo Broccatelli, nei cui confronti era stato chiesto l’ergastolo, assolvendolo dall’accusa dell’omicidio di D’Antona. Respinta dalla Corte anche la richiesta del secondo ergastolo per Marco Mezzasalma che sta già scontando l’ergastolo per l’omicidio D’Antona. Il pg aveva motivato tale richiesta accusando Mezzasalma di due attentati a Roma e Milano. La Corte, sempre respingendo le richieste del pg, ha confermato la condanna di primo grado a cinque anni e sei mesi di Bruno Di Giovannangelo e le assoluzioni dall’accusa di banda armata per Alessandro Costa e Roberto Badel. Il pg nei confronti di questi ultimi due imputati aveva chiesto per entrambi quattro anni di reclusione. Il pg, infine, ha anche respinto l’aumento della pena di nove mesi per Simone Boccaccini condannato in primo grado a cinque anni e otto mesi.
Altre condanne Nei confronti di Federica Saraceni la Corte ha inoltre disposto il pagamento di una provvisionale di 150mila euro sia per Olga Di Serio D’Antona, vedova del giuslavorista ucciso dalle Br, sia nei confronti della figlia Valentina. Sotto processo erano quegli imputati che, assolti in primo grado per alcune imputazioni, sono stati nuovamente giudicati dalla magistratura dopo la dichiarazione di incostituzionalità della legge Pecorella che aveva reso inammissibili i ricorsi del pm sulle stesse assoluzioni.
Unica eccezione era quella di Diana Blefari Melazzi la cui posizione fu stralciata in primo grado ed è stata poi riunita a quella degli altri sette imputati. Il pg Antonio Marini, così come i difensori di Federica Saraceni, sempre presente alle udienze, potranno fare ricorso per Cassazione contro la sentenza di oggi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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