Roma - Gli studenti dell'Onda sono ancora arrabbiati. Un gruppo di loro è tornato a far parlare di sé. Al grido di "non c’è nulla da inaugurare" circa duecento universitari sono entrati nell’aula magna del rettorato de "La Sapienza", dov'era in corso la cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico, rivendicando "un’università pubblica". "Gli studenti in aula i baroni sotto'acqua", uno degli slogan scanditi.
"L'onda sale" Gli studenti hanno anche srotolato degli striscioni, uno di questi recitava: "L’Onda sale, verso lo sciopero generale". Il rettore Luigi Frati, che aveva già terminato il suo discorso, è stato costretto a lasciare l’aula magna. Interrotta anche la lectio magistralis della professoressa Irene Bossoni, del dipartimento di genetica e biologia molecolare della Sapienza. Avrebbe parlato della sua ricerca nella cura della distrofia muscolare di Duchenne
Cancelli chiusi Gli studenti hanno fatto sapere che i cancelli all’esterno della città universitaria sarebbero stati chiusi per "non fare entrare altri manifestanti che cercano di sfondarli dall’esterno". Gli studenti che hanno interrotto l’inaugurazione dell’anno accademico sono ancora all’interno dell’aula magna mentre quasi tutti gli ospiti hanno lasciato l’aula.
La rabbia del rettore È stata un’interruzione inopportuna e lo si capisce dall’irritazione, mal celata, del rettore Frati. La cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico stava raggiungendo il culmine quando gli studenti dell’Onda lo hanno costretto a dichiarare chiusa la cerimonia e a fare uscire in fretta e furia il consiglio accademico. L’irritazione, però, emerge quando durante una conferenza stampa con una certa asprezza il rettore Frati apostrofa un operatore della televisione che riprendeva, dalla finestra del rettorato, gli studenti che manifestavano contro la riforma Gelmini. Ai giornalisti dice che la cerimonia prevedeva l’intervento di alcuni studenti, di un rappresentante del personale tecnico amministrativo e che gli studenti dell’Onda erano stati chiamati ad intervenire e avrebbero potuto dire quello che volevano, hanno rifiutato quindi spiega che lui è stato eletto con la maggioranza assoluta, tutti lo hanno voluto, dagli studenti agli insegnanti, fino al personale tecnico amministrativo.
La ricerca scientifica La professoressa Bossoni, che non ha potuto tenere la lectio magistralis, ha spiegato le possibilità di arrivare in tempi brevi ad una cura efficace per questa malattia rara ed ha
sottolineato come nel suo laboratorio la maggior parte dei ricercatori siano precari. Insomma, proprio uno dei temi caro agli studenti che in questi giorni manifestano contro la possibile privatizzazione dell’università.
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