«Non vorrei essere usato come elemento ornamentale». Valerio Onida, lex presidente della Corte costituzionale candidato alle primarie del centrosinistra, lamenta il rischio di «una competizione finta e alterata» e annuncia lintenzione di presentare una lista civica alle amministrative: «Ci siamo impegnati a fare squadra comune, ma il contenuto di questo impegno è stato parzialmente disatteso. Se vengono meno le regole delle primarie e il patto di lealtà, allora mi sento di tenere le mani libere». Onida lamenta che nelle sedi del Pd ci siano solo i manifesti di Stefano Boeri: «Sapevo che il partito avrebbe indicato una preferenza, ma è ben diverso mettere il carico da novanta della macchina organizzativa a disposizione di un solo candidato».
Nel centrodestra, intanto, continua il lavoro di Letizia Moratti per ricucire lo strappo dei finiani e ad allargare lalleanza allUdc. La sua strategia ricalca quello del premier Silvio Berlusconi, con le elezioni di primavera a Milano che rischiano di diventare decisive per decidere il futuro del Pdl.
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