Onida spacca il Pd: «I Democratici? Solo scelte di apparato»

Le polemiche sulle primarie vanno avanti da giorni, ma il patto fra i candidati è definitivamente saltato ieri. A far esplodere tutto il candidato politicamente più moderato, e il più prestigioso dal punto di vista del profilo personale: Valerio Onida.
Tutto nasce dalla scelta del Pd di scendere in campo massicciamente a favore di uno dei candidati, Stefano Boeri. Una scelta che Onida ha contestato fin dall’inizio. La situazione è diventata intollerabile per Onida quando anche la «par condicio» fra candidati è venuta meno. A far deflagrare l’accordo è la questione degli elenchi dei simpatizzanti che sono nella disponibilità del partito. Onida chiede un rinvio, e dibattiti nei circoli del Pd. Il partito cerca di metterci una pezza, ma sul rinvio non ci sono margini.

E così Onida ieri ha demolito le ipocrisie del partito: «I dirigenti locali del Pd - ha detto - hanno deciso di farne invece una competizione fra “vecchi” partiti» e «una prova di forza della loro capacità organizzativa e propagandistica». «Il patto di alleanza sottoscritto tra i candidati - ha concluso - perde le sue condizioni».

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