Riccardo Re
Quando c'è il rischio di perdere la faccia (o la certezza di averla già persa), perché doverla mettere in mostra davanti a decine di studenti? Forse questo si saranno chiesti gli uomini del Centro Cooperazione Sviluppo che ieri hanno optato per il forfait a un incontro formativo organizzato in collaborazione con l'Ufficio servizio civile del Comune. Un incontro aperto anche ai dipendenti di Tursi sul tema: «Paesi ed esperienze a confronto. Nepal: la storia, la vita, le problematiche». Ma quale incontro? Un incontro fantasma, piuttosto. Davanti all'istituto Deledda, dove ieri alle 15 si sarebbe dovuto tenere il convegno, nessuno ne sapeva niente: né gli studenti, né i professori, e nemmeno una locandina che annunciasse l'evento. Eppure l'incontro si doveva fare. Un comunicato stampa del Comune lo conferma. «Quando abbiamo appreso dalla stampa la notizia degli arresti, per ovvie ragioni abbiamo annullato tutte le iniziative in programma» spiega Francesca Vadalà, responsabile dell'Ufficio servizio civile. All'interno dell'istituto però, inutile chiedere dove si sarebbe svolto l'incontro, chi avrebbe partecipato e anche quali fossero i relatori invitati. In assenza del preside (in gita a Berlino con un gruppo di studenti), il responsabile dell'istituto Deledda è il funzionario direttivo Gabriella Tedde. La quale però, riguardo l'iniziativa, dice di sapere soltanto che «è stata annullata». E poi, vietato parlare della beffa dei fondi per il Mozambico, perché a suo giudizio, non significa informare la cittadinanza «ma voler vendere più copie di un giornale». Tedde dice di voler tutelare i ragazzi.
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