Ontani tra maschere e lottatori thai

Francesca Scapinelli

Ballerini con maschere policrome e lottatori di Muay Thai, l’antica boxe thailandese, si muovono tra i ruderi di una villa romana del VI secolo a.C. a ritmo di percussioni e fiati. In questo modo rinnovano un rito e trasportano chi assiste verso atmosfere d’Oriente, in uno scenario arcaico come quello tornato alla luce durante i lavori per il nuovo Auditorium. È la magia che si compie con lo spettacolo-installazione Alnus Naga Khon Siam Muay Aurea Saga, un quadro vivente che martedì e mercoledì Luigi Ontani presenterà tra i ruderi di epoca romana incastonati tra i moderni «carapaci» progettati da Renzo Piano. La rappresentazione, ripetuta due volte a serata, dura diciotto minuti ma sembra dilatarsi in un tempo sospeso tra mito, leggenda, storia e contemporaneità.
«Si ripete così il viaggio della maschera, un rito capace di esprimere sintonia e sincretismo mitologico - spiega Ontani -. È come ritagliare spazi di sogno ed estraniarsi rispetto ai doveri e ai riti della vita sociale». Ecco allora otto gradini di allegorie racchiuse in immagini dense di simbolismo, dalla vittoria alla vanità, dal cigno all’elefante mitico e al pavone. Dall’alba al tramonto, dal mare e ritorno, le maschere, indossate da otto lottatori a mo’ di guantoni, saranno trasportate da Alnus Thai, serpente mitico lungo 33 metri, e i boxeur e i ballerini daranno vita al rituale sull’onda di musiche ripetitive, eseguite da quattro strumentisti dell’Accademia di danza di Bangkok. A fare da «gancio» narrativo, contemporaneamente alla performance verrà proiettato un video che sintetizza il rito. Con le maschere, costruite da Ontani in materiali quali legno, cartapesta, pelle, oro, ci sarà l’Erma estetica Afasia in ceramica dipinta e forse l’artista in persona.

«L’Erma allude a Diana Efasia, dea della fertilità», sottolinea, ed è quindi possibile intravedere nel corpo del grande serpente proprio lui, il cui cognome rimanda all’Alnus Thai Aurea, albero metafisico della famiglia degli Ontani che produce fiori e frutti a forma di maschere.
Auditorium Parco della Musica, viale Pietro De Coubertin, ingresso libero (circa 350 posti disponibili). Informazioni: 06.80241281.

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