Dopo mesi di violenze in Siria, l'Onu scende in campo e dopo la missione di Kofi Annan la commissione d'inchiesta denuncia crimini di guerra e contro l'umanità, come "omicidi e torture, crimini di guerra e gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, inclusi omicidi illegali, torture, arresti e detenzioni arbitrari,
violenze sessuali, attacchi indiscriminati, saccheggi e distruzione di proprietà", commessi dall'esercito di Bashar al Assad. Il Palazzo di vetro non nega che le violenze sono state compiute anche dai ribelli siriani, ma secondo gli osservatori "non raggiungono la gravità, la frequenza e l’intensità" di quelli perpetrati dall’esercito e dalle forze di sicurezza siriane.
Così, mentre il ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, chiede "una corale presa di responsabilità della comunità internazionale", la Siria è stata sospesa dall’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oci). I partecipanti al vertice che si è tenuto alla Mecca, credono infatti sia necessario "mettere fine immediatamente agli atti di violenza in Siria e di sospendere questo paese dall’Oci", anche se il segretario generale dell’organizzazione, Ekmeleddin Ihsanoglu, ha detto che dal summit "non è emerso un appoggio per un intervento militare esterno" in Siria.
Nel frattempo continuano le defezioni nel regime.
Dopo il premier, anche il vice di Assad, Farouk Shara sarebbe fuggito, secondo quanto riportato dalla tv Al Arabya. Sarebbe inoltre in fin di vita il fratello del presidente siriano, Maher al Assad, gravemente ferito in un attentato il 18 luglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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