Opa di Ryanair su Air Lingus

L’offerta per il vettore irlandese appena privatizzato ha lo scopo di estendere il modello low cost anche al lungo raggio

da Milano

Ryanair non finisce di stupire e annuncia di voler acquistare Air Lingus, la ex compagnia di bandiera irlandese tuttora partecipata al 28% dal governo. È il modello low cost che attacca il modello tradizionale di trasporto aereo. Si tratta di una mossa che ha una tempistica sorprendente: Air Lingus è stata privatizzata e collocata in Borsa soltanto otto giorni fa. Tempo che è bastato a Ryanair per rastrellare una quota del 16%, zoccolo dal quale ora lancia un’Opa sulla totalità del capitale a 2,8 euro per azione, prevedendo un investimento di 1,48 miliardi. Tutte risorse proprie: «È un investimento di gran lunga migliore rispetto a qualunque altro impiego finanziario» ha detto ieri Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair e principale artefice del suo successo. L’offerta incorpora un premio del 12% sulla chiusura di mercoledì, ma la notizia ha fatto schizzare le quotazioni Air Lingus del 15%, a 2,9 (in calo del 4% Ryanair). Il mercato si aspetta un rilancio; da parte sua il consiglio di amministrazione di Air Lingus ha respinto l’offerta, giudicandola ostile. La compagnia, fondata nel 1936 dal governo irlandese che ne ha detenuto la maggioranza fino al collocamento in Borsa, ha una presenza del 13% nell’azionariato di dipendenti e sindacati. Il governo ieri ha fatto sapere, per bocca del primo ministro, che non cederà la sua quota.
L’attenzione e la curiosità degli osservatori, più ancora che sulla scalata finanziaria (sottoposta al vaglio dell’Antitrust: insieme i due vettori rappresentano il 70% del mercato irlandese), sono indirizzate sul modello industriale che emergerà dall’eventuale acquisizione. Non risulta che ci siano precedenti di integrazione tra compagnie tradizionali e low cost, ma va detto che Air Lingus negli ultimi anni ha rinnovato la propria struttura di costi e di offerta. Ryanair ha fatto sapere che le maggiori sinergie si esprimeranno nei nuovi ordini di aerei; ma il principale obiettivo sembra quello di entrare nel lungo raggio: un’autentica novità per Ryanair, che aveva sempre negato di voler operare sulle lunghe distanze.

Con l’acquisto di Air Lingus, Ryanair entra in possesso di preziosi slot verso gli Stati Uniti e di una flotta di sette A330 (oltre ai 27 A320 e 321 per il breve-medio). Nel 2005 Ryanair ha trasportato 33 milioni di passeggeri, Air Lingus ne ha trasportati otto.

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