Operai morti, dopo 31 anni nessun colpevole
6 Ottobre 2007 - 03:10da Foggia
Tutti assolti, perché il fatto non sussiste: così si è concluso il processo nei confronti di dieci ex dirigenti dellEnichem di Manfredonia, in provincia di Foggia, e di due consulenti medici accusati a vario titolo di disastro colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni e omissioni di controllo. La sentenza di primo grado è stata emessa ieri mattina al termine di un processo cominciato, nel 2001. Ma la vicenda risale addirittura a 31 anni fa: era infatti il 26 settembre del 1976 quando lo scoppio della colonna di lavaggio dellanidride carbonica dellimpianto di produzione di ammoniaca dellEnichem della città pugliese causò la fuoriuscita di dieci tonnellate di anidride arseniosa. Secondo laccusa larsenico sarebbe rimasto nellambiente per sei anni, fino all82 e avrebbe provocato il decesso per tumore ai polmoni di diciassette operai. Sempre secondo la procura, la bonifica non fu effettuata correttamente e gli operai non furono adeguatamente informati dei rischi che correvano a causa dellesposizione allarsenico. I giudici hanno respinto questa ricostruzione accogliendo invece la linea della difesa, che ha sempre negato lesistenza di un nesso tra lesplosione e la morte dei dipendenti.
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