Operaio edile muore precipitando dal settimo piano

Un’altra «morte bianca», una tragedia sul posto di lavoro a Genova: un operaio edile è morto nella tarda mattinata di ieri precipitando nel vuoto dalla facciata di un edificio in cui erano in corso radicali lavori di ristrutturazione.
L’incidente mortale è avvenuto in via Casoni, nel quartiere di San Fruttuoso. Sul posto, pochi minuti dopo che si era consumato il dramma, chiamati da alcuni testimoni, sono arrivati i carabinieri che hanno avviato i primi accertamenti per verificare l’esatta dinamica del fatto ed eventuali responsabilità.
Inutili erano stati, nel frattempo, i soccorsi prestati immediatamente all’uomo dai suoi compagni di lavoro: Fabrizio Castangia, questo il nome della vittima, 52 anni, a quanto sembra è morto sul colpo dopo aver compiuto un volo dal settimo piano dello stabile.
Secondo una prima ricostruzione, per quanto sommaria, dell’accaduto, l’operaio edile sarebbe uscito su una soletta di balcone e nel tentativo di salire su un’altra soletta, situata sempre al settimo piano, è precipitato nel vuoto cadendo nel cortile interno del palazzo.

Da qui la deduzione che la vittima del tragico incidente non si fosse ancorato alla cintura di sicurezza in dotazione, che è d’obbligo in questi casi ai sensi della normativa vigente. Messaggi di cordoglio sono pervenuti, fra gli altri, dal governatore Claudio Burlando, dal presidente del consiglio regionale Mino Ronzitti e dal coordinatore metropolitano dell’Udc, Maurizio Casalegno.

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