Cronache

Operetta e note barocche all’ombra della basilica

Operetta e note barocche all’ombra della basilica

Le lievi notte dell’operetta si alternanano alla musica classica nell’antico borgo dei Fieschi a San Salvatore di Cogorno. L’operetta andrà in scena questa sera alle 21 nel sagrato della basilica nell’ambito della rassegna internazionale «I concerti dei Fieschi». Ernesto Oppicelli, uno dei massimi interpreti del settore, sarà coadiuvato dal soprano Annarita Cecchini e dal tenore Walter Barbaria, al pianoforte Andrea Visconti, nel proporre uno spettacolo tutto dedicato all’operetta e intitolato «Il fascino della melodia». La rassegna è organizzata dall’Associazione Amici del Conservatorio Paganini e dal Centro italiano studi Skrjabiniani.
Domenica, invece, nell’ex chiesa di San Salvatore «il vecchio», saranno le musiche di Johann Christian Bach, figlio del celebre Johann Sebastian, a intrettenere il pubblico nell’ambito del ventitreesimo Festival estivo di musica da camera organizzato dall’Associazaione Ars Antiqua. Di scena, con inizio alle ore 21.15, l’ensemble «Fabbro armonioso» composto da Mario Lacchini (flauto traversiere barocco), Gian Marco Solarolo (oboe barocco), Elisa Bestetti (violino barocco), Mauro Righini (viola barocca), Claudio Frigerio (violoncello barocco) e Cristina Monti (clavicembalo). Il «Fabbro armonioso» nasce come ensemble con l’intento di valorizzare e diffondere la letteratura cameristica con strumenti a fiati del XVIII secolo eseguita su strumenti originali.
Ma il festival di Ars Antiqua, prima di approdare nello splendido borgo medievale, farà tappa, questa sera alle 21.15, al Convento dell’Annunziata a Sestri Levante. Qui si svolgerà il concerto del Trio di Genova (Vittorio Costa, pianoforte, Sergio Casellato, clarinetto, e Andrea Bellettini, violoncello), che proporrà due capolavori di Zemlinsky e Fruhling, preceduti dalla prima esecuzione assoluta di un frammento di Schoenberg.


Altro appuntamento del Festival, sempre al Convento dell’Annunziata di Sestri, mercoledì 3 agosto, con il violoncellista del Teatro alla Scala Simone Groppo in duo con il pianista Vittorio Costa.

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