Si chiama «Commissione pari opportunità», ma lunica opportunità che ha dato ai propri membri, da molto tempo a questa parte, è stata quella di litigare su questioni burocratiche. Legate soltanto a chi deve o non deve farne parte, ai gettoni di presenza, alla modifica di uno statuto pasticciato di cui nemmeno si trova il bandolo. «E per di più per la modica cifra di poco meno di trentamila euro, come sempre a carico dei contribuenti, per i gettoni di presenza», dice il senatore del Pdl Enrico Musso, ex candidato sindaco contro la Vincenzi e adesso censore delle magagne in quel di via Garibaldi.
La sua disamina nasce dallo sfogo di Raffaella Della Bianca, consigliere di Forza Italia e inserita a forza - per colpa dello Statuto - in una commissione in letargo che non le interessa. «Mi sento prigioniera - ha detto recentemente Raffaella Della Bianca - anche (...)Le opportunità del Comune? Buttare via soldi
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