da Città del Messico
Si è conclusa sabato sera allAvana con lelezione di 36 membri di un comitato direttivo lAssemblea per la promozione della società civile (Apsc), la prima riunione pubblica della dissidenza interna cubana permessa dal regime di Fidel Castro.
Leconomista indipendente Martha Beatriz Roque, eletta venerdì per acclamazione alla presidenza dellApsc, ha definito «un successo» la manifestazione, alla quale hanno partecipato 168 rappresentati della galassia del dissenso cubano. Il dissidente Oswaldo Payá, dissociatosi dalla manifestazione, ha sottolineato che «lassemblea non rappresenta la totalità dellopposizione» al regime castrista.
Chiudendo i due giorni di lavori, Roque ha invitato il governo cubano «a liberare tutti i prigionieri politici» e «a espellere i terroristi stranieri» rifugiatisi nellisola, unallusione alla più volte denunciata presenza a Cuba di esponenti del movimento indipendentista basco Eta ricercati in Spagna per atti di terrorismo. «Il regime di Castro è stalinista, totalitario e antidemocratico. Continueremo la lotta per la democrazia», ha aggiunto la dissidente, che ha invitato Castro «a rispettare la Dichiarazione universale dei diritti umani».
Il governo cubano ha permesso il libero svolgimento della riunione dei dissidenti, un evento storico per la Cuba castrista, ma ha espulso politici, osservatori e giornalisti europei che erano arrivati sullisola con visto turistico per partecipare allassemblea.
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