Ora anche i mobilieri provano a bloccare Expo

Un’altra polemica sull’Expo. Questa volta a ribellarsi sono le categorie produttive. Le associazioni che alla Fiera di Rho-Pero ogni anno organizzano le loro kermesse. Muovendo il mercato e coinvolgendo centinaia di migliaia di visitatori e addetti ai lavori. A scatenare il dibattito un accordo siglato ieri tra Expo e Fiera. Non sulle aree (quello ancora s’ha da fare), ma sulla logistica di espositori e visitatori attesi per il 2015. Già pronti a una clamorosa protesta i mobilieri che promettono di invadere le strade con i loro stand. A prometterlo Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit, l’organizzatore del Salone Internazionale del Mobile che vuol difendere gli spazi espositivi della Fiera da un coinvolgimento nell’Expo. «Facciano l’Expo dove vogliono, ma non tocchino le nostre manifestazioni o sarà la rivolta». A fargli eco Giandomenico Auricchio, presidente di Federalimentare. «Molte delle fiere internazionali che si svolgono a Milano hanno contribuito allo sviluppo del Paese».

Pronta la replica dell’amministratore delegato di Expo Giuseppe Gala. «Non è pensabile utilizzare la fiera piuttosto che il sito per fare l’Expo», puntualizza. «Non si può bloccare la fiera così a lungo». Mentre è plausibile «utilizzare per eventi singoli l’area fieristica».

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