Ora Bersani ha paura di Monti: "Resti fuori dalle elezioni"

Nonostante continui a dirsi tranquillo, anche oggi Bersani è tornato a chiarire che non riterrebbe opportuna una discesa in campo del Professore: "Monti non ci preoccupa"

Ora Bersani ha paura di Monti: "Resti fuori dalle elezioni"

Dopo la benedizione del Ppe a Mario Monti, il Pd attende le prossime mosse del Prof. Il Partito democratico è da tempo pronto: ha fatto le primarie e ha il suo candidato premier. L’auspicio è che la composizione del "campo avversaria" sia chiaritaa al più presto, anche perché alle prossime elezioni mancano appen sessanta giorni. Sebbene continui a sottolineare che il Professore farebbe bene a restare fuori dalla contesa, Pier Luigi Bersani prova a ostentare sicurezza davanti alla nascita delle liste a sostegno del Monti bis. "Non ho, non abbiamo nessuna preoccupazione", ha detto anche stamattina il leader piddì commentando le voci di una sempre più concreta discesa in campo di Monti.

In via del Nazareno sono tutti in fibrillazione. È vero, Bersani ha vinto le primarie mandando in soffitta (almeno per il momento) il "rottamatore" Matteo Renzi, ma il fronte dei democratici "montiani" si fa sempre più popoloso. E, sebbene il segretario continui a mostrare i muscoli, le preoccuazioni restano: da quando è sempre più concreta la possibilità che Monti venga appoggiato dalla lista di Luca Cordero di Montezemolo, "Verso la Terza Repubblica", apparantata con l'Udc di Pier Ferdinando Casini, Bersani sembra brancolare nel buio. Contro la Germania che tifa apertamente per il Monti bis, infatti, molti democrat si stanno schierando in un fronte anti tedesco. Insomma, la ritrovata unità della sinistra nell'asse Bersani-Vendola sembra già sgretolarsi. "Siamo tranquilli - ha, tuttavia, assicurato Bersani - aspettiamo che ci siano decisioni e si esca da una discussione un po' stucchevole a poche settimane dalla presentazione delle liste".

Nonostante continui a dirsi tranquillo, anche oggi Bersani è tornato a chiarire che non riterrebbe opportuna una discesa in campo del Professore. Nei suoi piani, infatti, la possibilità di una larga maggioranza a sostegno di Monti, nel caso in cui la sinistra non riuscisse a ottenere la maggioranza e le Camere fossero ingovernabili. "Leggo sui giornali e sento parlare di panico - ha spiegato a margine della conferenza dell’alleanza dei progressisti - da mesi ho espresso l’opinione che Monti possa essere più utile in una posizione di terzietà. Questa è un’opinione, poi Monti farà quel che riterrà di fare". Il problema, però, è che all'interno del Pd sono in molti a remare contro Bersani. A partire dallo stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che da mesi fa il tifo per una seconda legislatura di Monti a Palazzo Chigi. Insomma, mentre il centrodestra prova a rinsaldare le file tessendo nuove alleanze e lavorando sui programmi, Bersani rimane col cerino in mano e una vittoria, che fino a qualche giorno fa gli appariva così scontata, sembra allontanarsi.

"L'unica cosa che Berlusconi sa fare è quella di occupare le prime pagine dei giornali", ha tuonato il segretario del Pd assicurando che, alle prossime elezioni, il Cavaliere non vincerà. Ma, adesso, non ne è più così sicuro.

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