MIlanoMetti un sabato mattina. Andare in biblioteca con il proprio bambino per cercare qualche libro che gli possa piacere. Spulciare con lui tra gli scaffali, lasciarsi attirare da un titolo o da una copertina. Piccola storia di una famiglia, cattura lattenzione. I libri sulla famiglia piacciono sempre. Unocchiata alla copertina...Sì, hai visto bene. Ci sono disegnate due donne, con quattro bambini. «Perché hai due mamme?» recita il sottotitolo. Succede a Milano, dove in 5 biblioteche rionali si possono trovare due titoli dedicati al tema delle famiglie con genitori omosessuali. Piccola storia di una famiglia di Francesca Pardi e Più ricche di un re di Cinzia Barbero, usciti per i tipi de Lo stampatello. Obiettivo della Casa editrice «colmare un vuoto nelleditoria infantile, quello rappresentato dalle famiglie in cui i genitori sono due donne o due uomini che si amano. Sono sempre di più i figli di coppie omosessuali in Italia ed è fondamentale per ogni bambino specchiarsi nei racconti e nei libri illustrati».
Ma lambizione del libro in questione, contestato da decine di genitori milanesi con figli anche più grandi, sui 6 anni, è spiegare la fecondazione assistita a bambini tra gli 0 e i 3 anni. Piccoli. Troppo. Ma non per tutti visto che i baby iscritti alla biblioteca, hanno laccesso diretto al prestito. Hai voglia a usare un «linguaggio semplice, chiaro e diretto» per spiegare temi così complessi, a volte, anche per gli adulti. Pensare che un bimbo sotto i tre anni possa capire di cosa si tratti è quanto meno ambizioso. Per non parlare dellaspetto legale: loperazione raccontata da noi è vietata, ma lautore non lo dice. Nemmeno con «linguaggio semplice e diretto».
Sfogliamo il libretto illustrato. «Meri e Franci si amavano e volevano fare una famiglia» lincipit. «Ma per fare un bimbo ci vogliono un uomo e una donna: la donna ha lovino nella pancia e luomo mette il semino - premessa maggiore -. Meri e Franci erano due donne, avevano solo ovini. Mancava il semino! - Premessa minore -. In Olanda cè una clinica dove dei signori gentili donano i loro semini per chi non ne ha...Franci si è fatta dare un semino alla clinica olandese e lha messo nella pancia di Meri, dove ha incontrato lovino» conclusione. Voilà il sillogismo aristotelico è servito! Semplice no? Chiaro e diretto, no? Ma non tutti nemmeno a Milano pensano che il libro sia adatto a lettori così piccoli. Così il capogruppo della Lega in Comune, Matteo Salvini, cui sono arrivate decine di proteste, ha presentato uninterrogazione urgente al sindaco, Giuliano Pisapia e una lettera aperta a insegnanti e pedagogisti per chiedere «se sia opportuno mettere in mano a bimbi tra gli 0 e i 3 anni un testo del genere. Ci aspettiamo che il Comune ritiri, o quanto meno riservi alla lettura di un pubblico più adulto, il libro». «Le nostre biblioteche non sono come il computer o la televisione - la replica dellassessore alla Cultura Stefano Boeri - i bambini non restano soli: ogni genitore ha la possibilità di verificare e orientare le scelte del proprio piccolo. Le biblioteche sono finestre sul mondo, dove sono rappresentati tutti i principali fatti della vita.
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