da Milano
«2006: harvest time!»: anche Mediobanca, nel suo ultimo report sulla Fiat, è convinta che per il gruppo torinese sia giunto il momento di raccogliere i frutti del piano di risanamento. Secondo la banca daffari la spinta della Grande Punto da una parte e gli effetti positivi della gamma Alfa 159 dallaltra (nei prossimi mesi alla berlina si aggiungerà la Sportwagon), riporteranno il gruppo automobilistico a guadagnare. Piazzetta Cuccia, in proposito, vede per Fiat Auto alla fine di questanno un margine operativo di circa 220 milioni rispetto al rosso di 332 milioni stimato per il 2005 (i dati ufficiali si conosceranno il 30 gennaio). Sono viste in crescita dell11% anche le vendite di vetture che, alla fine del 2006, dovrebbero far crescere il fatturato a 21.525 milioni dai 19.425 milioni di euro del 2005. Non sono invece previste ulteriori efficienze a livello di costo. Il report prende in esame anche Cnh. Per la divisione macchine agricole e movimento terra del Lingotto, lad Marchionne si è posto come obiettivo il miglioramento del margine operativo dal 6% del 2005 al 10% del prossimo anno (8,5%, invece, secondo il report). Dalla banca daffari, inoltre, fiducia sul titolo torinese il cui giusto valore viene indicato in 9,3 euro. Ma in attesa che la svolta nei conti di Fiat Auto trovi conferma, insieme ai primi effettivi risultati della ristrutturazione di Cnh, il «target price» è fissato a 8,3 euro. Mediobanca rinnova comunque il suo giudizio «outperform». Per il raggiungimento dei risultati previsti da parte della Fiat, secondo listituto, saranno tre i fattori chiave: i dati di chiusura del quarto trimestre 2005, landamento delle vendite della Grande Punto nonché gli accordi industriali per lo sviluppo dei nuovi modelli.
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