«Ora comincia l’attacco alla vetta»

da Milano
La testa fuori dall'acqua. Il Milan arrabbiato, il Milan del turn over rimette in positivo la sua classifica (un punto dopo tre giornate) e torna a respirare dopo un avvio di stagione in salita. Con qualche brivido (la traversa di Boudianski nel finale) e troppi errori prima di infilare lo schiaffo del ko con una pennellata d'esterno di Pirlo per la testa di Jankulovski. Carlo Ancelotti non riesce a rilassarsi, è concentrato sulla rimonta: «Ora comincia l'attacco alla vetta. È distante, ma c'è tempo, bisogna continuare a marciare così». L'allenatore è comunque contento: «Abbiamo vinto tutte le partite giocate. Avanti così, dobbiamo stare molto concentrati». Nonostante una serata non semplicissima: «Il primo tempo ha presentato qualche difficoltà. L'Ascoli era più veloce di noi, ripartiva bene e non riuscivamo a rubare palla. Queste partite se non si sbloccano diventano complicate, per fortuna abbiamo segnato». Quindi uno sguardo a Palermo e Inter che sono lontane: «I siciliani possono diventare pericolosi soprattutto per l'entusiasmo della città. L'Inter ha vinto, è un gran risultato, ma noi guardiamo in casa nostra, al Livorno: una trasferta delicata in un momento delicato».
Marek Jankulovski, che ha deciso con un colpo di testa chirurgico, è felice: «Non sono un cannoniere. È stato un gran gol. Dopo un anno difficile ho iniziato bene. Anche grazie al turn over: la rosa è ampia, giochiamo tutti e i risultati arrivano». Ancelotti torna sulla scelta di rotazioni così marcate: «Sono costretto a cambiare. Non abbiamo potuto fare la preparazione e dobbiamo allenarci giocando».
Sintonia speciale, carezze, ma anche qualche brutta occhiata e un paio di paroline acide. Il rapporto tra un allenatore e il suo fantasista, il suo uomo di qualità, è sempre particolare. Se a Parma Ancelotti aveva rivelato che «prima che Kakà facesse l'azione strepitosa che ha portato al rigore volevo sostituirlo», dopo l'Ascoli è il brasiliano a raccontare un momento ad alta tensione: «Mi ha cambiato posizione tre volte in un minuto.

Non ho capito cosa voleva che facessi e gliel'ho chiesto. Ma non c'è nessun problema, il rapporto tra noi è bellissimo». Tutto normale. Il tecnico conferma: «Gli sono molto affezionato, è un grande talento e da lui mi aspetto sempre il massimo. Come ha fatto stasera».

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