Ora l’attore debutta a Broadway «Basta con il set, sogno la regia»

New York Pochi giorni prima del rilascio di The book of Eli, Denzel Washington ha annunciato che avrebbe lasciato Los Angeles per trasferirsi a New York. Dove tornerà sui palcoscenici di Broadway nel ruolo di Troy Maxson, un povero spazzino di Pittsburg, nel revival del dramma teatrale Fences. Presentato per la prima volta dall'autore nero August Wilson nel lontano 1987. Fences, che negli anni Ottanta si era aggiudicato ben quattro Tony, gli Oscar del teatro, è un dramma ad alto contenuto di tensione razzista: Maxson da giovane aveva sognato di diventare un giocatore di baseball, ma l'apartheid del mondo dello sport teneva ancora lontani gli atleti neri dai grandi stadi americani e solo quando lo spazzino era diventato troppo vecchio per essere ingaggiato da una squadra, l'America aveva spalancato le porte ai giocatori neri.
Washington, che ha 55 anni, e che ha iniziato la sua carriera in teatro negli anni Settanta in una produzione teatrale universitaria dell'Otello di Shakespeare - prima di affrontare il ruolo di protagonista in A soldier's play e in Giulio Cesare - ha ammesso di essere stanco di fare l’attore costantemente impegnato al cinema.
«Dopo il teatro mi piacerebbe fare il regista», ha dichiarato ammettendo però di essere un po’ preoccupato per la difficile routine dei palcoscenici di Broadway. «Non sono più tanto giovane. Una volta mi bastavano poche ore di sonno, adesso l'idea di dover fare otto performance alla settimana mi spaventa».

Il dramma debutterà alla fine di marzo: i biglietti, già messi in vendita, sono ormai esauriti, a dimostrazione che il nome di Washington, accomunato a una pièce dall’indubbio fascino, ha ancora un forte richiamo sul pubblico.

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