Lex arbitro e designatore Paolo Bergamo, travolto dallo scandalo di Calciopoli, ritenuto non giudicabile dalla giustizia sportiva in quanto preventivamente dimesso dallAia, ma rinviato a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, torna a far parlare di sé. Sul sito ufficiale dellInter cè una nota che riprende alcune sue dichiarazioni pronunciate venerdì 9 ottobre in uno studio televisivo romano: «In merito alle dichiarazioni del signor Paolo Bergamo - si legge su FcInternazionale -, riportate da alcuni quotidiani che riprendono le frasi pronunciate dall'ex designatore arbitrale durante una trasmissione televisiva, F.C. Internazionale, ove le stesse dichiarazioni fossero confermate, si riserva ogni iniziativa legale per la tutela della propria immagine, in quanto: il club nerazzurro, non solo è completamente estraneo ai fatti evocati dal signor Bergamo, ma altresì non è in alcun modo coinvolto nel procedimento al quale egli fa riferimento».
Cosa sarebbe successo?
Ricostruzione abbastanza semplice, Paolo Bergamo dagli schermi della televisione romana T9, allinterno della trasmissione «La Juve è sempre la Juve», ha rivelato che si costituirà parte civile nel processo relativo a intercettazioni e pedinamenti che sarebbero stati commissionati dallInter ai danni di alcuni personaggi del mondo del calcio. Bergamo, secondo le risultanze delle indagini, sarebbe stato intercettato illegalmente e pedinato da ex appartenenti della security Telecom con lintento di realizzare un dossier sulla sua persona e su diretto mandato di alcuni dirigenti che facevano parte dellorganigramma dellInter: «Credo sia grave quanto ho dovuto subire - ha dichiarato -, per questo motivo mi costituirò parte civile in questo processo».
Gli episodi a cui fa riferimento lex arbitro e designatore Paolo Bergamo risalirebbero ad anni precedenti le inchieste di Calciopoli. LInter ha già un contenzioso aperto con lex nerazzurro Cristian Vieri che ha reso noto si tutelerà attraverso la magistratura per poi ricorrere a quella penale e sportiva, per comportamenti illeciti commessi ai suoi danni nellambito della stessa vicenda. Il legale di Vieri ha provveduto ad inviare gli atti alla Federcalcio al fine di capire innanzitutto se possano esistere gli estremi di unazione legale e accertare se sia stata effettivamente lex squadra del suo assistito a commissionare pedinamenti e intercettazioni.
Paolo Bergamo vuole entrare in questo procedimento, in attesa di essere giudicato per i fatti sopra citati: «Non sono ancora stato accusato di niente», continua a ripetere, ma nel sistema Moggi sembrerebbe proprio lui uno dei cardini del meccanismo di tutela delle big.
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