(...) si potevano fermare nel proprio parcheggio per tutto il tempo necessario, in attesa di essere chiamati per un altro servizio. «Da ora in poi non sarà più così, e su di noi calerà questo pesante, assurdo balzello» lamenta Quintino Schicchi, responsabile di categoria per la viabilità e i posteggi. E spiega: «A seguito dei lavori che interessano il piazzale dellingresso principale è stato tolto il posteggio taxi, e pertanto lunico spazio attivo resta quello allinterno, sulla strada bassa ai piedi del monoblocco. Quindi saremo costretti - aggiunge ancora Schicchi - a prendere il biglietto dingresso alla sbarra anche per poterci fermare sul nostro parcheggio. E alluscita ci verrà chiesto di pagare per il tempo trascorso in sosta». Una soluzione ci sarebbe, molto semplice. Forse troppo semplice, per la burocrazia: una card magnetica, da consegnare ai tassisti, ovviamente a titolo gratuito considerando che esercitano un servizio pubblico a beneficio di malati o parenti di degenti dellospedale. «Viste le nuove esigenze dellospedale - interviene Valter Centanaro, consigliere comunale del Pdl e tassista -, non si capisce perché non venga concesso ai taxi di poter entrare e uscire, così come avviene per gli altri mezzi ospedalieri, con una semplice tessera magnetica».
Al contrario, il rischio adesso è che, a pagarne le spese, in tutti i sensi, siano gli utenti del mezzo pubblico, i quali non ricorrono certo al taxi per recarsi al San Martino con le stesse motivazioni di chi usa il taxi per andare a teatro... «Non abbiamo nessuna intenzione di caricare la clientela di questo nuovo balzello - precisa Schicchi -, ma non ci sembra neppure giusto che siamo noi a caricarci di un onere non indifferente solo per il fatto di essere rimasti più di un quarto dora a occupare un parcheggio a noi riservato».
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