Per la prima volta da quando Enrico Preziosi è diventato presidente del Genoa, la tifoseria rossoblù si è spaccata. Brigata Speloncia, Gruppo Meroni, Brigata Spagna, 7 settembre e Mav, hanno dato il via alla contestazione alla società durante lultimo match contro il Novara con uno striscione che ha ricoperto la tribuna. Un gruppo ristretto ha scritto «Vendi presto», un pensiero che però non racchiude il volere di tutti i supporter del Grifone. Così dopo aver «acceso la miccia» ieri si è acceso il dibattito. In molti hanno risposto «Preziosi rimani», in pochi hanno ribadito «Devi cedere». A far vacillare i supporter rossoblù è stato lultimo colpo, larresto del presidente, che ha ancor più minato limmagine del vecchio Grifone e il monito della Procura di Como: «Il Genoa rischia di fare una fine ingloriosa».
In un modo o nellaltro il ritornello, però, è sempre lo stesso. Senza tornare troppo indietro con la memoria basta ricordare i tempi più recenti. Da Spinelli, vittima di una durissima contestazione nonostante i buoni risultati ottenuti sul campo, poi Scerni che aveva acquistato il pacchetto di maggioranza dallo stesso Spinelli e in ultimo Luigi Dalla Costa. Sembrava il salvatore e invece dopo un anno e mezzo «Nube che corre» ha allungato il passo tornandosene in Veneto.
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