Roma - Con lo svolgimento di una serie di audizioni partirà dopo l’estate il lavoro sulle riforme costituzionali. Lo hanno stabilito i presidenti del Senato e della Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, nel corso di un incontro ieri a Palazzo Madama dove sono state esaminate, si legge in una nota congiunta, le "principali questioni di interesse parlamentare".
CONTENIMENTO DELLE SPESE DI CAMERA E SENATO
Le Camere si adegueranno al tasso di
inflazione programmata, indicato all’1,7% dal Dpef varato dal
governo, per contenere l’incremento della spesa del Parlamento
nel 2009. "Si è
convenuto di contenere la dinamica della dotazione finanziaria
per il 2009, come già avvenuto per il 2008, entro il tasso
d’inflazione programmato indicato nel Dpef, intendendo in tal
modo Camera e Senato concorrere agli obiettivi di risparmio e di
contenimento indicati dal governo nell’ambito della manovra
economica. In tale contesto - prosegue la nota - è stata anche
ravvisata la necessità di una unificazione sostanziale, sempre
in funzione di contenimento dei costi, delle politiche relative
al personale dei due rami del Parlamento (politiche
retributive, pensionistiche, ecc.)". A tal fine Fini e Schifani hanno convenuto
di operare "incisive forme di coordinamento nell’attività svolta
dai Comitati per gli affari del personale della Camera e del
Senato".
RIFORME COSTITUZIONALI
fini e Schifani hanno convenuto di promuovere, alla
ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, lo svolgimento da parte delle
Commissioni Affari costituzionali di Montecitorio e di Palazzo Madama di una
serie di audizioni preliminari all’approfondimento dei temi in
discussione. L’iter dei progetti di legge di riforma costituzionale
avrà quindi inizio al Senato, dove già è in corso l’esame dei
progetti di modifica dell’attuale disciplina del Senato della
Repubblica, mentre alla Camera potrà iniziare l’iter dei progetti per
la revisione della legge elettorale europea.
MODIFICA DEI REGOLAMENTI PARLAMENTARI
I due presidenti hanno, poi,
convenuto di dar luogo, entro breve termine, a un gruppo di lavoro
comune alle due Giunte per il regolamento, composto da due deputati e
da due senatori, di maggioranza e di opposizione. Compito del gruppo
sarà quello di istruire congiuntamente, entro un termine
predeterminato, i temi oggetto di possibili modifiche regolamentari, a
fini di armonizzazione tra i due rami del Parlamento, in vista di un
successivo esame parallelo delle medesime da parte delle due Camere.
In questo contesto potrà essere approfondito anche il tema del "diritto di tribuna", e delle sue eventuali forme procedurali, a
favore delle forze politiche che non sono rappresentate in Parlamento
pur avendo raccolto un significativo numero di voti nella competizione
elettorale.
MISSIONI ALL’ESTERO DI SENATORI E DEPUTATI
Per la
partecipazione alle conferenze promosse dalle principali
organizzazioni internazionali, al
fine di contenere al massimo i relativi costi, Fini e Schifani
formeranno, in luogo delle attuali due delegazioni, un’unica
rappresentanza costituita da un deputato e da un senatore,
rispettivamente di maggioranza e di opposizione. "Gli stessi
criteri - spiegano i due presidenti - saranno adottati, ove possibile, anche con riferimento
alle riunioni ed agli incontri che si inquadrano nella
cooperazione trai Parlamenti dell’Unione europea".
ELEZIONE DI UN GIUDICE DELLA CORTE
COSTITUZIONALE
Fini e Schifani hanno convenuto
di inviare ai presidenti dei gruppi parlamentari una lettera al fine
di rappresentare l’urgenza di procedere all’elezione di un giudice
della Corte costituzionale (la vacanza risale al maggio dell’anno
scorso) con l’invito ad adottare ogni iniziativa utile a realizzare le
opportune intese affinchè si possa dar corso utilmente alla relativa
votazione. In ogni caso, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva,
il Parlamento in seduta comune potrà essere convocato ad oltranza per
tale adempimento costituzionale.
COMMISSIONI E DELEGAZIONI PARLAMENTARI
La Commissione di vigilanza sui servizi
radiotelevisivi e la Commissione per l’infanzia saranno convocate
mercoledì 25 giugno per procedere all’elezione dei rispettivi uffici
di presidenza. Anche le delegazioni presso le assemblee parlamentari
internazionali saranno presto convocate per procedere alla propria
costituzione. Le delegazioni presso la Nato, l’Osce e l’Ince saranno
convocate giovedì 26 giugno, in modo tale da consentire ai nuovi
membri di prendere parte alle iniziative internazionali già
programmate a breve scadenza. Successivamente, entro la prima decade
di luglio, sarà costituita la delegazione presso le assemblee
parlamentari del Consiglio d’Europa e della Ueo, la cui nomina, sia
per i membri titolari che per i membri supplenti, è effettuata dalle
Camere mediante separate votazioni a scrutinio segreto. È stato
inoltre deciso che, diversamente da quanto accaduto in passato, a fini
di contenimento dei costi, il ruolo dei membri supplenti di tale
ultima delegazione, al di là dei casi espressamente previsti dai regolamenti delle due assemblee internazionali, sia rigorosamente
limitato alle sole ipotesi di sostituzione dei titolari in caso di
assenza o impedimento.
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