«Mi compiaccio della candidatura ufficiale della Moratti, così anche sul fronte del Pdl si toglie ogni dubbio e questo consente di fare i giochi alla luce del sole. Da oggi abbiamo un nome del Pdl e uno del centrosinistra». Giampaolo Landi di Chiavenna è assessore della giunta Moratti ma anche «colonnello» di Fli della prima ora. E le due parti forse potrebbero non andare più a lungo di pari passo. «Ribadisco che il nostro alveo naturale è il centrodestra e io rimango fedelmente in giunta come uomo delle istituzioni». Questo «almeno fino a quando non dovessero obbligare strumentalmente il sindaco a ritirarmi le deleghe. Ma comporterebbe unaccelerazione dello strappo di Pdl e Lega nei confronti di Fli. Una separazione che potrebbe portare brevemente al divorzio». Ed evidentemente alla corsa solitaria alle comunali, con un proprio candidato o insieme allUdc. Un avvertimento? «Invito chi di dovere ad andarsi a rivedere le percentuali di voto del 2006 tra Moratti e Ferrante e quelle del 2010 tra Formigoni e Penati in città per comprendere quanto siano determinanti i voti di Fli e Udc, sia separati che soprattutto insieme».
Parla anche per i centristi, visto che «se venissero tolte le deleghe a me, non comprenderei la schizofrenia di lasciare in giunta lassessore dellUdc». Il sindaco, che lavora ad un laboratorio di alleanze allargate, ieri sera ha convocato Landi per un incontro riservato. Per continuare a tessere la tela o «prepararlo» allo strappo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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