Franco Sala
Si sbaracca. Il campo nomadi, da anni «ospitato» nel parco del Grugnotorto, sarà chiuso. Per sempre. Carlo Fossati, Laura Barzaghi e Angelo Zaninello, rispettivamente sindaco di Muggiò, Nova Milanese e Cinisello Balsamo, tutti alla guida di maggioranze targate «Unione», hanno trovato lintesa per dare il via libera allo sgombero della baraccopoli abusiva. Gli amministratori, in ogni caso, intendono procedere per gradi: parlano dintervento allinsegna della solidarietà seppure il nocciolo della questione resta lo stesso. Gli zingari devono levare le tende e abbandonare la loro «dimora». La polemica si era innescata qualche settimana fa, quando in piena notte una sessantina di carabinieri con trenta mezzi aveva perquisito da cima a fondo il campo dei rom. Nelloccasione i militari della compagnia di Desio, avevano pizzicato venticinque persone senza permesso di soggiorno finite in Questura per il provvedimento despatrio.
Non basta, i militari nel corso della perquisizione allinterno delle roulotte e delle baracche avevano sequestrato cinquanta autoradio, decine di computer portatili, monitor, videoregistratori, apparecchi dvd che, stando agli inquirenti, provenivano da furti in aziende e abitazioni della zona. Per identificare tutti i nomadi alle forze dellordine erano toccati gli straordinari. Parecchi stranieri erano senza uno straccio di documento didentità, mentre per altri la stampante della centrale operativa sfornava «alias» a tutto spiano. Al termine dellintervento dei carabinieri il campo si era gradualmente spopolato: per qualche giorno. Poi, i nomadi hanno ripreso possesso del loro spazio. «Una volta sistemate le persone rimaste racconta Carlo Fossati bonificheremo lintera zona e chiuderemo la strada daccesso che, da Nova Milanese finora ha consentito ai nomadi di raggiungere larea allinterno del parco».
Intanto Forza Italia e Alleanza nazionale proseguono la loro battaglia per impedire quella che per ora è solo unipotesi: realizzare un campo attrezzato sul territorio di Cinisello Balsamo, dove il primo cittadino di Rifondazione comunista ne parla da parecchio tempo. Intanto Carlo Fossati, che è spesso intervenuto a replicare agli appelli del prefetto Bruno Ferrante e del sindaco di Milano Gabriele Albertini, affonda perché «chi, prima delle vacanze, polemizzava sullemergenza nomadi cercando di generare angoscia e insicurezza tra i cittadini, probabilmente resterà deluso».
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