Ora sono gli altri a temerci

Mannaggia. L'Inter ce l'ha fatta a pareggiare. Mi sa che il campionato è davvero chiuso. Fosse rimasta a nove punti ce la potevamo anche fare. Eddai, una battutina. Tanto da far sorridere tutte quelle facce da funerale che si vedevano ieri sulle tv. Delle grandi, solo il Genoa ha vinto. E ci dispiace per gli altri, che sono tristi, che sono tristi... Ma la vittoria di ieri è servita a regalarci tante belle cose. Innanzitutto i tre punti di vantaggio sulla Roma, e i tre di svantaggio sulla Juve. Cioè gli stessi identici punti, ma con lo scontro diretto in casa contro la banda Ranieri. Poi il fatto di essere riusciti a tenere a distanza il Cagliari, che di tutte le pretendenti all'Europa è la più in forma. Infine, soprattutto direi, l'essere finalmente guariti dalla sindrome di Willy Coyote. Ragazzi, sveglia, Beep Beep, quella carogna che ci portiamo sulle spalle da 70 anni a 'sta parte, l'abbiamo finalmente preso per il collo e non fa più il furbetto. Abbiamo cambiato mentalità, abbiamo capito che il nostro campionato è un altro. Il risultato lo si può centrare oppure no, ma noi ormai giochiamo per vincere. Sempre. Come ieri, quando Gasperini ha messo in campo quattro punte contro il Palermo, non l'ultima arrivata.

Noi siamo il Genoa, e dopo aver passeggiato per tutto il secondo tempo sul Milan (a San Siro) cui avevamo concesso solo tre calci di punizione in una partita, ora sono gli altri a temerci. A partire da domenica a Roma. Si potrà vincere o perdere. Ma saremo ancora quarti.

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