Nino Materi
Ragazzine che si drogano per perdere peso. Una «cura dimagrante» che però può portare alla rovina. Il fenomeno sta assumendo proporzioni allarmanti. Una indagine su 5mila «under 16» curata dal servizio sanitario di Bologna ha infatti accertato che «una teenager su due fa uso di stupefacenti» e che tra esse è elevata la percentuale di quelle che hanno fatto tale scelta «per ragioni fisiche». «Ragioni fisiche» che altro non sono che problemi di bilancia: insomma, una questione di sovrappeso. La conferma arriva dalle parole del dottor Raimondo Pavarin dell’Osservatorio epidemiologico dipendenze patologiche dell’Ausl di Bologna: «Nella nostra indagine abbiamo riscontrato che la voglia di dimagrire rappresenta uno dei motivi di disagio psicologico per i quali le adolescenti si avvicinano alla droga».
Un allarme tutto al femminile che conferma come le donne abbiano superato gli uomini e rappresentino ormai la «clientela» privilegiata nel mercato degli stupefacenti. All’allerta che arriva dal mondo sanitario, si aggiunge quella degli esperti dei laboratori d’analisi del ministero dell’Interno: «Allo studente benestante e al giovane professionista in carriera si sono affiancate in percentuale crescente donne sempre più giovani che usano la droga per dimagrire, perché il suo principio attivo inibisce l’appetito, raramente rende dipendenti e non fa sentire la fatica».
Baby-tossiche disposte a tutto pur di inseguire il sogno di una silhouette da velina: «La droga crea assuefazione e quando si entra nel tunnel della dipendenza, lo stimolo della fame si riduce quasi ad azzerarsi - ci spiega il professor Carlo Cannella, ordinario di Scienza dell’alimentazione all’Università La Sapienza -. I dati dell’ultima ricerca dell’Istituto superiore di sanità sono drammatici: si comincia con gli integratori “antistress”, si passa poi all’alcol mixato con i cosiddetti soft drink e a quel punto si è ormai entrati in una zona a rischio che può essere anche di non ritorno. Prodotti anoressizzanti assimilabili in un certo senso alle droghe vengono venduti anche in farmacia in maniera incontrollata. Una realtà sulla quale il ministero della Salute farebbe bene a intervenire al più presto».
Le analisi di Viminale e medici concordano su un dato rilevante: negli ultimi dieci anni la percentuale di donne che fanno usa di droghe è in aumento. Tra le cause c’è una maggiore instabilità emotiva, ma il ricorso a cocaina e ecstasy per eliminare lo stimolo della fame. La droga finisce così per sostituire il cibo.
Droga per dimagrire, possibile? «Nel mondo della moda, dove un chilo in più può rovinare una carriera, questo è il segreto di Pulcinella - spiega il professor Achille Sibilani, del Centro nutrizionista di Napoli -. La stessa vicenda della famosa foto di Kate Moss che sniffa una “sostanza bianca” va letta in questa chiave. Ma guai a cadere nella rete: le sostanze contenute nelle droghe “azzerano” lo stimolo della fame, ma l’effetto boomerang su corpo e psiche è devastante».
I medici della Ausl di Bologna che hanno condotto l’indagine sul «pianeta sballo», le hanno ribattezzate bad girl, «ragazze cattive». Ma più che «cattive» queste ragazzine sono vittime di un meccanismo dagli ingranaggi pericolosissimi.
«Nel corso dell’ultimo anno il 5 per cento delle teenager ha usato droga per la prima volta, il 10 per cento delle quali cocaina, salvia divinorum e funghi - precisa il dottor Raimondo Pavarin -. Moltissime bevono alcolici durante le lunghe notti del fine settimana, tanto che una su quattro ritiene di dover ridurre il consumo; una su dieci è positiva al test “Cage”, indicatore che sonda la propensione al rischio di abuso di alcol».
Tra gli obiettivi ci sono anche gli «effetti fisici»: stare svegli, migliorare le prestazioni sessuali, non sentire la fatica; sogni assurdi ai quali si aggiunge - sempre più spesso - quello di perdere peso. Col rischio che il sogno si trasformi in un incubo. Di morte.
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