Milano apre per ferie. No, non si tratta di un miraggio frutto del solleone di questi giorni, ma della seria intenzione dellassessore a Commercio e Turismo Franco DAlfonso. A partire da una certezza: mai più una Milano città fantasma ad agosto, con negozi chiusi, turisti che vagano nel deserto alla ricerca di un bar aperto. E il discorso vale a maggior ragione per i servizi ai cittadini: piscine, meccanici, artigiani, librerie. Sì, ma come? Impossibile multare i negozianti, ad eccezione dei panettieri, costretti per legge ai turni. Dei 500 panificatori in città 2 non hanno rispettato il periodo di apertura la prima settimana di agosto, 12 le settimane centrali del mese (17 euro limporto dlela multa). Dati che cozzano con altri: questanno è aumentata notevolmente la presenza dei cittadini. I dati sulla raccolta dei rifiuti parlano di un +6% in media rispetto ad agosto 2010, così i consumi di acqua, che per la prima volta registrano segno più, a prescindere dallafa di questi giorni.
Come pensa lassessore dAlfonso di vincere una battaglia che negli anni scorsi non ha portato i suoi frutti? «Non abbiamo la possibilità di obbligare i commercianti a rimanere aperti ad agosto o in orari serali, però possiamo contrattare, nellinteresse della città: a settembre io e lassessore al Benessere, Chiara Bisconti, che tra le deleghe ha le politiche dei tempi della città, convocheremo le categorie per mettere mano al calendario». Un esempio? Lassessore pensa a un nuovo patto sociale con le categorie: permessi in cambio di aperture agostane.
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