«Orari liberi o bloccheremo il calendario»

Minaccia dei presidenti di A. Matarrese: si gioca dal 26 agosto. Gussoni vice di Abete

nostro inviato a Firenze

Abete contro Matarrese: si va verso il braccio di ferro. La Lega calcio resta ferma sulle sue posizioni, anzi rilancia: il campionato di A partirà il 26 agosto (data gradita alle società, non alla Figc che chiede il via anticipato di una settimana), sempre che l’Osservatorio del Viminale fornisca precise garanzie per un torneo considerato «ad alta spettacolarità» per il ritorno della Juve e forse di altre grandi (Napoli e Genoa), ma che non diventi «ad alto rischio». «Noi abbiamo fatto ciò che dovevamo - fa sapere Matarrese alludendo ai lavori per la messa in sicurezza degli stadi - vogliamo preparare un calendario che non mortifichi gli spettatori degli stadi e gli utenti televisivi». Il ritorno alla normalità vuol dire tornare a programmare anticipi e posticipi sulla base dello spettacolo tv. «Qualche presidente minaccia di non far partire il torneo, io dico che se non siamo pronti per il 26 agosto, allora è meglio aspettare».
Inevitabile la conseguenza. Per martedì prossimo si preannuncia un consiglio federale infuocato, reso pirotecnico dalla scelta delle vicepresidenze (Gussoni è il nome che Abete spenderà per il ruolo di vicario) e la data di avvio della nuova stagione. Dietro le resistenze del presidente della Figc c’è la spinta del numero uno del Coni Petrucci che vorrebbe ridimensionare Matarrese. Il quale a sua volta evidenzia: «I club sono d’accordo sulla partenza il 26 agosto perché hanno ritenuto sufficienti per preparare il ritorno in campo della Nazionale le gare in calendario come la Supercoppa di Lega il 18 agosto, la Supercoppa europea il 31 agosto, nel mezzo due turni di campionato e il preliminare di Champions della Lazio». Capitolo chiuso, perciò. A meno di sorprese e di scontri finali nel consiglio federale di martedì.
Zero conflittuale, per fortuna, la convivenza tra Gussoni e Collina dentro il vulcano degli arbitri. Ieri a Coverciano l’ultima lezione stagionale di Collina è stata aperta per un’ora ai giornalisti. Il presidente dell’Aia lo vorrebbe designatore ufficiale da luglio («se insisto è perché ho ravvisato la sua disponibilità»): si va verso il sì collettivo. Nel frattempo l’ex fischietto di Viareggio, con un lettore dvd che fa i capricci, fa scorrere immagini di partite del nostro campionato e dell’ultima Champions, usando una penna-torcia rossa per indicare sul maxischermo le azioni contestate, gli errori. Il concetto di fondo è che se ci sono ottima conoscenza del regolamento e buona preparazione atletica, altrettanto importanti sono il miglior posizionamento sul campo e lo studio delle caratteristiche di ogni calciatore e dei sistemi di gioco delle squadre.

Gussoni ascolta e approva, riflette sulla candidatura per la Figc («dovrò consultarmi con gli altri rappresentanti del comitato») e propone un patentino per i calciatori che certifichi la loro conoscenza del regolamento e delle norme comportamentali da seguire.

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