da Bari
«Cè una bomba su questo aereo»: è bastata questa scritta su un sacchetto per il mal daria che qualcuno aveva sistemato nella tasca di un sedile di un Boeing 767 della Excel, una compagnia low cost britannica, in volo da Gatwick a Hurghada, in Egitto, per far scattare lallarme ieri pomeriggio, mentre il velivolo era sui cieli della Puglia.
Immediatamente è stato attivato il dispositivo di difesa aereo, e un caccia F16 è decollato dalla base dello stormo dellaeronautica di Trapani. Nel frattempo il velivolo civile, con 269 passeggeri a bordo e nove membri dellequipaggio, ha fatto un atterraggio demergenza a Brindisi per essere sottoposto a controlli. Lesito è stato negativo, e in serata i passeggeri sono potuti ripartire per la loro destinazione.
Lallarme è scattato intorno alle 15 quando una donna ha notato il sacchetto con la scritta che sporgeva dalla tasca del sedile di fronte a lei. Il comandante, subito avvertito, ha chiesto latterraggio a Brindisi come misura precauzionale.
In effetti, secondo quanto si è poi saputo, il comandante non ha mai attivato il codice di emergenza sul «transponder», non avendo avvertito un pericolo reale. Grazie a questo codice è possibile ai radar a terra identificare e seguire laeroplano, facendo scattare il dispositivo di emergenza.
Una volta atterrato, verso le 15.30, laereo è stato isolato su una piazzola, e subito sono cominciate le operazioni di bonifica del velivolo e dei bagagli da parte di artificieri dei carabinieri.
Nel frattempo i passeggeri, che hanno vissuto lintera vicenda senza dare vita a scene di panico, sono stati fatti sbarcare e condotti in una sala dattesa, dove sono stati ispezionati e anche rifocillati.
E lallarme, ha riferito il dirigente della polizia di frontiera di Brindisi, Salvatore De Paolis, è cessato dopo che il velivolo e i bagagli erano stati meticolosamente controllati. Laereo è poi ripartito.
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