«Via Orefici pedonale». Ma la giunta è sorda

Paradossi all’ombra della Madonnina. L’amministrazione che ha fatto della mobilità sostenibile il suo cavallo di battaglia, in nome anche dei referendum ambientali, ignora chi si offre di dare una mano. Così Assorefici, unica forse associazione di commercianti a chiedere la pedonalizzazione della propria strada, da sei mesi aspetta di essere ricevuta da chi continua ad annunciare isole pedonali in centro. Ma non lì. Ancora due giorni fa, infatti, il Comune al congresso sull’inquinamento, ribadiva la linea: realizzare un sistema articolato di isole pedonali in centro, come parte integrante delle politiche di mobilità sostenibile di supporto ad Area C.
L’associazione di via Orefici che riunisce una quarantina di commercianti, sono mesi che chiede un incontro all’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran per presentare il progetto di riqualificazione della strada. Un progetto, adottato dalla passata giunta, che aveva avviato gli studi di fattibilità tecnica. «Sono in corso gli approfondimenti per la pedonalizzazione di una parte di via Orefici - annunciava l’allora assessore alla Mobilità Riccardo de Corato il 20 maggio - che garantirebbe un ulteriore spazio pedonale e ciclabile in centro, contribuendo alla valorizzazione dell’area, e mantenendo, allo stesso tempo, inalterate le linee di trasporto pubblico presenti e il servizio taxi».
L’idea firmata Roberto Libretti, presidente di Assorefici, titolare di due negozi nella zona e milanese doc, prevede di estendere il marciapiede di sinistra (guardando il Duomo) fino al salvagente, lasciando il lato destro della carreggiata così com’è, con le rotaie e la corsia riservata ai taxi. L’intervento sarebbe abbastanza semplice e nemmeno troppo oneroso per le casse comunali, da momento che si tratterebbe semplicemente di allargare il marciapiede, migliorare l’illuminazione e decorare la promenade con qualche fioriera. «Visto che la sede di Expo è in via Rovello, e che in via Dante si trovano le bandiere dei paesi aderenti, avevamo pensato - spiega Libretti - a degli orti, al posto delle aiuole, per preparare soprattutto le scuole alla visita di Expo. Con l’introduzione di Area C tra l’altro, il traffico in centro è nettamente diminuito, per cui la pedonalizzazione sarebbe poco impattante sulla circolazione, perché rimarrebbero tram e taxi». Libretti ci mostra un foto del 3 maggio 1945, al centro della strada un carro armato: «Arrivano gli alleati passando da via Orefici», la didascalia. «Come vede - spiega - non è cambiato nulla: via Orefici è identica a come era nel ’45, diciamo che Palazzo Marino negli ultimi cinquant’anni non ha investito per nulla in questa via. Questa potrebbe essere un’ottima occasione». Con la chiusura al traffico di via Orefici e piazza Cordusio si creerebbe una promenade che dal Castello prosegue fino al Duomo e a San Babila. «Ma se l’amministrazione non è convinta del progetto, noi proponiamo almeno di organizzare la chiusura al traffico un giorno al mese, come avviene in corso Buonos Aires, per vedere l’effetto che fa».

L’associazione ha in mente un ricco calendario di eventi e iniziative per rendere ancora più piacevole passeggiare in centro: «Ci piacerebbe molto riportare il tradizionale mercatino dei fiori della domenica, quello numismatico di Cordusio, antiquariato e mostre».

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