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Con orgoglio: grazie per il G8

Con orgoglio: grazie per il G8

Egregio Direttore, non posso esimermi dal condividere con Lei e tutti i lettori il grande orgoglio che origina dal modo in cui il Presidente del Consiglio ha preparato e gestito il G8 che si sta concludendo in queste ore. Desidero esprimere tutto l'apprezzamento possibile nei confronti del Presidente Berlusconi, e non solo per gli importanti documenti che scaturiscono dal summit. Ancora una volta, infatti, il Presidente ha dato prova ai suoi detrattori (noi non ne avevamo certo bisogno!) della Sua caratura, pur in presenza di un clima di ostilità creato ad arte dai soliti noti, e capace di mettere a dura prova qualunque persona.
Appartengo alla schiera di chi si è stretto attorno al Presidente formalmente con un intervento nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Municipale, ma anche con un silenzio carico di fiducia e speranza che tutto potesse andare per il verso giusto. Ho trattenuto il fiato, per esorcizzare il timore che potesse realizzarsi il disegno di chi vedeva nel G8 un'occasione per delegittimare il Presidente, consumando un'altra ingiustizia nei confronti del Paese, oltre che del Capo del Governo. Ora, a giochi fatti, posso «urlare» con orgoglio ancora più grande il mio «grazie!» al Presidente Berlusconi per la riuscita di questo importante appuntamento. Forza Silvio!
*Gruppo Pdl
Consigliere Municipio I Centro-Est

«G8» grandioso, Italia a pieno titolo e come Paese industrializzato anche superiore alla Germania. Gli brucia il fondo schiena agli inglesi e anche agli altri.

Lasciateli dire non facciamo dell’autolesionismo bensì facciamoci i complimenti. I complimenti da Obama, sinceri. Unica faccia da «stassa» la giornalista del «New York Times» a sentenziare sugli italiani, con stile «da comunista saccente».
Giovanni Bet

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