Chi ha iniziato lo scautismo in Italia? Si apre con questa domanda il libro di Piero Gavielli recentemente presentato a Genova durante una serata all'Oratorio di San Filippo Neri in Via Lomellini dedicata alla rievocazione storia dell'incontro che vide la nascita dello scautismo a Genova. Come spiega anche il libro, Genova fu una delle culle dello scautismo, grazie a Mario Mazza, educatore e Capo Scout, prima delle cosiddette «Gioiose» e successivamente dell'Asci. Ma furono gli Scout genovesi i primi in Italia a riproporre il metodo educativo di Lord Robert Baden-Powell? A seguito di svariate ricerche, sembra di no. Preceduto di un pugno di mesi ci fu il Barone inglese Sir Francis Vane of Hutton che, approdato in Garfagnana, apriva nel 1910 a Bagni di Lucca i «Ragazzi Esploratori Italiani». In una sigla: i REI. «Che la stampa, sia locale sia nazionale, si sia sbizzarrita nel chiamare i R.E.I. con i nomi più fantasiosi (Boy-Knight, ragazzi Patrioti, Piccoli Esploratori della Pace) non modifica la sostanza delle cose - scrive Gavinelli - Quello che realmente conta, è che le associazioni e i movimenti scout nati successivamente, tennero in considerazione questa iniziativa ed altri educatori si avvicinarono allo scautismo dopo aver conosciuto di persona o aver letto sulla stampa le iniziative del Vane e le finalità educative dello scautismo».
Il Libro di Gavinelli offre con rapide pennellate, corredate di immagini significative di archivio d'epoca, una fedele e appassionata ricostruzione di quelle prima pagine di storia dello scautismo italiano. E, come tutti gli inizi, segnate anche da svariate difficoltà, come quella di recuperare le uniformi e gli alpenstock. Vengono quindi segnalate le successive esperienze scout, sorte sempre nel 1910: Genova, ma anche Viareggio, Lucca, Pisa, Perugia e Firenze. Il dibattito su Genova è appunto il più interessante: come spiegato all'incontro all'Oratorio di San Filippo Neri da Agostino Volta, attuale Direttore del Centro Mario Mazza di Genova, se quella di Bagni di Lucca fu la prima esperienza scout in ordine cronologico, quella di Genova sarebbe stata quella più duratura e pregnante: «A Bagni di Lucca tutto finì e si spense nel giro di pochi anni, a Genova l'esperienza di Mario Mazza fu un vero fuoco che arde e avrebbe segnato la storia anche dell'ASCI». A riprova di ciò il fatto che il giglio utilizzato come distintivo della Promessa Scout ASCI fu quello dell'arco della Cappella dei Lanaioli nella chiesa di Sant'Agostino a Genova, usato da Mario Mazza, e non quello scelto da Sir Francis Vane.
Per altre curiosità e aneddoti, il consiglio è quello di leggere il libro: il rapporto qualità prezzo è davvero ottimo.
Piero Gavinelli, «R.E.I.
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