Cinque fiumi, una fiaba ed un film: ecco Sheffield in sintesi, una cittadina post industriale che a Carolina Kostner resterà nel cuore per averle regalato il suo quarto oro europeo, settima medaglia continentale consecutiva.
La Kostner ha dominato il ghiaccio del Regno Unito. Per il libero di ieri Carolina ha scelto ancora il lungo come al gran prix in Canada: è gradito l'abito di strass che si è disegnata in barba alle giurie che preferiscono tutù e gonnellini cui si attengono le altre.
Lei commuove con le trottole combinate, convince sui salti e non rischia eseguendo nel finale un toeloop semplice. Il suo Mozart manda il pubblico in visibilio. Fra il tributo di fiori e pupazzi che sembrano ex voto, lei sceglie un gattino col quale attendere il verdetto che la pone in cima all'Europa con 183.55.
A Sheffield, dove s'incontrano ben 5 fiumi dello Yorkshire, Carolina fin dallo short program chiuso con 63.22, ha fatto confluire il favore degli elementi per lasciarsi alle spalle tutte le altre, dall'altrettanto bella e bionda Kiira Korpi, meritato argento (166.94) alla georgiana Elene Gedevanishvili, bronzo afferrato con i denti. Polverizzate la russa Ksenia Makarova, terza dopo il corto, poi sesta e Alena Leonova, settima davanti a Valentina Marchei quinta.
L'oro è stato da subito una sfida per due: Kostner o Korpi che proprio nel corto avevano pure sfoggiato un costume con lo stesso giallo pastello per pennellare trottole e salti.
Carolina graffia il suo giro d'archi firmato Shostakovic, Korpi insegue con grazia. Ma non basta. La fatina di Ortisei a Sheffield deve aver trovato quel coltello, come raccontano i 'Canterbury tales' parlando proprio dell'eccellenza di questo borgo di arrotini, per tagliare con un passato fatto di dubbi e ansie.
E allora ecco il film: quello della vittoria in un'esibizione da Full Monty come la pellicola più famosa realizzata in questi sobborghi. 'Caro' ora può festeggiare il suo 25˚simo compleanno, a febbraio, prima di riallacciarsi i pattini per i Mondiali di Nizza, a marzo. Il suo mantra è cambiato: «Ho imparato a gestire le giornate storte».
E con esse le mani sul ghiaccio, qualche tombola che lascia lividi più nel cuore che sulle gambe e alcune amarezze post-olimpiche. Se anche lo zar Evgenij Plushenko è tornato, conquistando il suo settimo titolo continentale, perché Caro dovrebbe abdicare? Sarebbe un peccato Carolina. Ma ogni fiaba ha un fine. E che sia lieto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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