Dalia: emblema di estatica ammirazione e di fedele riconoscenza. Quando villa Erba sulle sponde del lago di Como apre le sue porte è questo lo stupore che tramanda, l'ammirazione della bellezza e la riconoscenza verso uno spazio tanto incantevole che ci fa il dono di non rimanere chiuso, come avrebbe voluto il collezionista di bambole che lo abitava, Luchino Visconti.
Da oggi a domenica la casa si concede alla quinta edizione di «Orticolario», che la omaggia del suo fiore simbolo, la dalia appunto, ispirata a una creazione di Emilio Pucci. Madrina della manifestazione, Laudomia Pucci, ha detto: «Mio padre Emilio adorava la natura e i colori dei fiori, tanto da dedicare loro nel 1972 uno speciale print: Dalia». Eccentrico nella sua classicità, carnoso e travolgente dagli aranci al blu al nero, il fiore originario del Messico solletica il palato, perché il tubero è commestibile. Al gusto è dedicata questa edizione di «Orticolario», voluta ancora una volta da Moritz Mantero, che ha chiamato lo chef Vittorio Tarantola per creare fantasie floreali e erbose in piatti in cui fiori, foglie, essenze verdi sono protagoniste. Tra gli espositori la ditta Ferri attiva fin dal 1905 nel settore di spezie, legumi, frutta secca e candita. La «Delizia» di Klaus Juergen Withs con la sua gamma di senapi prodotte artigianalmente, le birre stravaganti del Birrificio italiano di Lurago Marinone. I tappeti erbosi con i loro odori sono «raccolti» nelle erbe di Renata Spinardi.
Ammaliante e acerba nell'odore, la dalia ha un sapore antico. Non è di moda tra i fioristi. Oggi è difficile pensare di regalare dahlie, ma «Orticolario» è sempre una sfida, perché il giardino non è sicurezza e moda, ma avventura e ricerca fino all'ignoto, fino al senso del labirinto che un fiore come la dahlia esprime nella corolla che ricorda misteriosi alveari, fino allo spirito dell'ispirazione dell'arte, rappresentata da Michele Vitaloni, artista di spicco della Wldlife Art con le sue opere dedicate agli animali. «Colossus» è un rinoceronte nero di quattro metri di lunghezza. Marina Gallandra firma invece «Tela d'autore». Artefice della tela è il ragno e le suggestioni di colore sono le luci che filtrano attraverso un altro naturale labirinto che è la ragnatela.
E tutto questo scenario ha un solo palcoscenico: i fiori portati a villa Erba dai tradizionali vivaisti di tutta Italia, a cui se ne aggiungono quest'anno almeno una cinquantina di nuovi. Una giuria di esperti sceglierà oggi alle 16 il vincitore a cui viene assegnata «La foglia d'oro del lago di Como», un vaso realizzato da Gino Seguso della vetreria Archimede Seguso di Murano. Le acque del lago all'orizzonte, i riverberi della laguna veneziana nel vaso: l'acqua è sempre protagonista a «Orticolario» soprattutto nella darsena della villa, ospite dell'istallazione «Acqua e fuoco in darsena».
Nell'insenatura del lago di Como Luchino Visconti insieme ai suoi fratelli amava cospargersi di borotalco e farina per imitare le statue neoclassiche. Per lavarsi si gettava nel lago tra i passanti stupiti.
Gli orari della mostra. Oggi dalle 12 alle 20, domani dalle 9.30 alle 20, domenica dalle 9.30 alle 19.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.