Ospedale Sul Ponente fatti, non parole

Ospedale Sul Ponente fatti, non parole

Da tempo assistiamo ad un presunto dibattito, che ha avuto spazio sui mezzi di informazione, su quale dovrebbe essere l'area dove realizzare l'ospedale del ponente genovese. Abbiamo capito che ci sono i partigiani dell'area Carmagnani a Multedo (il Sindaco), quelli che preferirebbero Erzelli (il Presidente della Regione), quelli ancora che spingono per Cornigliano (il Partito Democratico), altri propongono due ospedali, altri ancora ne vogliono uno a Multedo al posto del nuovo Galliera.
È un presunto dibattito che non credo appassioni e che certamente evidenzia la distanza tra chi ha responsabilità politiche in Regione e Comune e i cittadini.
Ai cittadini occorre dire con chiarezza perché si «deve» fare un nuovo ospedale, quali sono i benefici attesi, che cosa ci sarà nel nuovo ospedale, come lo stesso si integrerà nel sistema degli ospedali genovesi e come interagirà con il territorio. Le scelte devono essere sostenute tecnicamente, sviluppate, analizzate ed elaborate con il supporto di tecnici rifuggendo da analisi che, mascherate da scelte urbanistiche, nascondono solo la volontà in alcuni casi di non fare e in altri di non scontentare le comunità che si pensano politicamente più vicine.
Se c'è bisogno di un nuovo ospedale la politica dovrà fare la sua parte, dire perché e dove sulla base di valutazioni tecniche, decidere senza dare peso ai campanili e lavorare per reperire le risorse e per predisporre le eventuali infrastrutturazioni necessarie.


Se invece non c'è bisogno di un nuovo ospedale lo si dica in modo chiaro, spiegandone i motivi e si dica invece quali sono gli interventi che i cittadini, in particolare del ponente genovese, dovranno attendersi per avere migliore qualità ed efficienza nell'assistenza ospedaliera.
*deputato Pdl
Coordinatore Cittadino Forza Italia

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