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Ospedali e università Si gira in bicicletta come ad Amsterdam

Laura Sonzogni

I milanesi che vogliono stare al passo con le nuove tendenze dovranno pedalare. E non si tratta di una metafora, ma del nuovo corso inaugurato dall'assessore alla Mobilità, trasporti e ambiente Edoardo Croci che ieri ha consegnato 450 biciclette alle Università milanesi, all'Ospedale San Carlo, all'Istituto Europeo di Oncologia e alla Regione Lombardia. «Molti milanesi non usano la bicicletta perché richiede un abbigliamento sportivo, mentre sul lavoro vogliono essere impeccabili - ha scherzato Croci -. Noi vogliamo che andare in bici diventi di moda». Attualmente solo il 5 per cento dei milanesi utilizza le due ruote per gli spostamenti interni, ma il dato scende al di sotto dell'uno per cento se si considerano gli spostamenti dalle zone periferiche. «Il nostro modello di riferimento sarà quello delle città del Nord Europa che detengono il record di mobilità interna ed esterna» ha affermato Croci.
Il progetto, costato 61.974 euro, è stato cofinanziato dal ministero dell'Ambiente (per una quota pari a 15.493 euro). Le biciclette sono state concesse dal Comune in comodato d'uso per un periodo di tre anni, durante il quale saranno a disposizione del personale tecnico amministrativo, degli insegnanti e anche degli studenti sulla base dei criteri stabiliti dai Mobility Manager di ciascun ente: «L'idea alla base è quella della bici come bene d'uso di una comunità, così che tutti si sentano responsabilizzati» ha spiegato l'assessore, che non ha escluso per il futuro forme di bike sharing che possano coinvolgere tutti i cittadini. «I dipendenti useranno le nostre 70 bici per muoversi all'interno del campo - dice Francesca Zajczyc, Mobility Manager dell'Università degli Studi di Milano Bicocca e consigliere comunale dell'Ulivo -. Per noi si tratta solo del primo passo verso un obiettivo più ambizioso, tra cui anche la costruzione di una ciclo-officina all'interno dell'Università che incentivi ancora di più l'uso delle due ruote». Ognuno, insomma, darà il suo contributo e, siccome avere la bicicletta non basta, Palazzo Marino ha anche previsto la costruzione di nuove piste ciclabili che diano vita ad una rete a maglie larghe con percorsi radiali per collegare la periferia al centro. È ancora presto per definire una mappa esatta, ma gli itinerari prioritari collegheranno il centro ai Navigli, alla zona San Siro-Parco Trotter, a via Corelli-Idroscalo, a Baggio e alla Martesana. I collegamenti saranno più fitti nella zona storica all'interno dei Bastioni dove sempre più frequente è l'uso della bicicletta non solo nel tempo libero, ma anche per raggiungere il luogo di lavoro. Nei prossimi anni gli attuali 70 chilometri di piste diventeranno 120.

«Non si tratta solo di estendere la rete ciclabile - ha precisato Croci - ma anche di rendere effettivamente percorribile quella già esistente perché i 70 chilometri non restino solo sulla carta. Servono dei percorsi protetti che consentano di muoversi senza rischio».

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