«Ostia avrà poteri speciali per risolvere l’emergenza»

Si è fatto attendere, ma quando è arrivato a Ostia le risposte sono state precise e puntuali. Grandi progetti «calati dall’alto sul territorio»? Niente da fare. Deleghe vere per la mini-giunta del XIII, decentramento effettivo, finanziamenti consistenti, mobilità, rafforzamento della sicurezza. A cominciare dalla polizia municipale, che sposterà uomini e mezzi sul litorale seguendo il flusso dei romani sulla via che porta al mare. Queste le priorità del neo sindaco di Roma Gianni Alemanno che, ieri mattina, ha messo la parola fine a dubbi e dissapori. Come le polemiche, bollate come «inconsistenti» proprio dal sindaco, fra il neo eletto presidente dell’unico Municipio sul mare della capitale, Giacomo Vizzani, e l’assessore capitolino al Commercio e alle attività produttive Davide Bordoni, già consigliere comunale ed ex presidente dello stesso XIII.
Non usa mezzi termini Alemanno quando arriva al centro del problema fra i poteri speciali che verranno assegnati a Vizzani di An, in virtù del decentramento amministrativo, e quelli delegati a Bordoni, Forza Italia. «Lavoreranno assieme, in sintonia. Vizzani è il primo referente per quanto riguarda il decentramento, Bordoni avrà deleghe su viabilità, commercio, turismo. Sarà un aiuto in più allo sviluppo del litorale», dice senza troppi giri di parole Alemanno, rispondendo alle domande piccanti dei cronisti. Grandi eventi, sicurezza, polo natatorio. E persino il problema idrogeologico delle periferie. Ad Alemanno è stato chiesto di tutto sul futuro e sui programmi per il polmone verde di Roma, preso d’assalto in estate da mezzo milione di romani.
A cominciare dal gioco d’azzardo. Battezzare un casinò sul litorale romano? «Certamente è il luogo più adatto», replica subito Alemanno. «Se poi un certo tipo di moralismo radical-progressista - chiosa - preferisce le scommesse clandestine è cosa che non può interessarci». Poi continua: «Quanto al progetto del lungomare firmato Massimiliano Fuksas, ne so poco. Quello che però so bene è che certamente noi vogliamo indire bandi pubblici aperti, che permettano a tutti gli architetti di partecipare. È finito il tempo degli incarichi ad personam, bisogna valorizzare le professionalità che vengono dal territorio».
Capitolo grandi eventi. Per il neosindaco Alemanno, possono anche aspettare: «I cittadini hanno bisogno di altro, innanzitutto di strade efficienti, di scuole, sicurezza, infrastrutture». Sulla questione dell’entroterra il sindaco lascia rispondere a Vizzani. Una domanda venuta da un pubblico, del resto, tutt’altro che disinteressato e che andrebbe posta in altro modo: cosa farà la nuova amministrazione di Roma per Stagni di Ostia, un intero quartiere nato abusivamente in un’area ben al di sotto del livello del mare? Un grande bacino elettorale per le giunte Rutelli prima e Veltroni poi, quindi dalle stesse avviato a un risanamento mai completato e che, tradotto, ha comportato altre colate di cemento sotto forma di coop.
Sulle strutture legate ai mondiali di nuoto 2009 prende tempo, anche perché fortemente contrastate dai comitati di quartiere che sintetizzano così il loro punto di vista sulla questione del polo natatorio: «Lo vogliamo, ma senza barriere che impediscano di vedere il mare».
«Il XIII sarà il terreno della sperimentazione dei futuri Comuni metropolitani», ribadisce insomma il sindaco, sicuro di sé anche sui tempi di attuazione.

«Entro l’estate il XIII avrà la sua autonomia amministrativa con una delibera ad hoc, un anno e mezzo per quanto riguarda la riforma istituzionale di Roma capitale», dichiara. «Ostia necessita di poteri speciali - aggiunge l’assessore Bordoni - e da oggi si cambia pagina». È la conferma del «patto per Ostia», dunque, ovvero l’impegno sottoscritto il 10 aprile, in piena campagna elettorale.

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