Ostia Baby-gang terrorizzavano gli immigrati

Figli di professionisti, giovanissimi, dalle facce pulite. Con l’hobby della caccia allo straniero. Un passatempo per le serate annoiate di due baby-gang individuate dai Carabinieri del gruppo di Ostia che negli ultimi mesi avevano aggredito cittadini cingalesi e bengalesi nella zona di Acilia e Ostia. In totale sono 17 le persone identificate, tutte tra i 16 e i 18 anni, alcuni con precedenti penali. Il modus operandi del branco era sempre uguale. Le vittime venivano dapprima insultate («sporco negro, devi andartene da qui») e poi aggredite fisicamente, picchiate spesso da una decina di persone. I militari hanno accertato che gli identificati hanno partecipato alle aggressioni avvenute ad Acilia il 20 settembre e il 1° novembre scorsi contro un cingalese e un bengalese e a Ostia il 17 ottobre contro un bielorusso. I carabinieri stanno verificando se gli identificati sono anche gli autori dell’aggressione omofoba ai danni di un italiano di 30 anni avvenuta il 26 ottobre in via Romagnoli a Ostia. Tra le due gang non c’è nessun collegamento, ma il modus operandi e le motivazioni sono le stesse.

«Questi gruppi agiscono senza un movente specifico - spiega il comandante del gruppo di Ostia, il tenente colonnello Giuseppe Lagala -. La bande sono capeggiate da alcuni capettì, il resto del branco si limita ad assistere alle aggressioni».

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