Gerusalemme I negoziati di pace tra Israele e lAutorità nazionale palestinese (Anp) sono di nuovo sullorlo del fallimento, anche se la rottura è stata per il momento evitata.
La scadenza della moratoria sui nuovi edifici nelle colonie ebraiche in Cisgiordania ha aperto nuove difficoltà. Appena è scaduto il termine, nella notte tra domenica e ieri, è apparso chiaro che il problema si sarebbe riproposto: alcuni mezzi hanno iniziato a lavorare in almeno due colonie, ma sono ancora pochi i segnali di unampia ripresa delle costruzioni. «È tutto simbolico per ora», ha detto il ministro israeliano dellEdilizia Ariel Atias.
Nonostante le pressioni del segretario di Stato americano Hillary Clinton, che gli ha chiesto al telefono di congelare gli insediamenti, il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è fin qui limitato a chiedere ai coloni di assumere «atteggiamenti moderati», chiedendo al tempo stesso al presidente dellAnp Abu Mazen di continuare i negoziati. Ma il leader palestinese ha detto che in queste condizioni i colloqui sono «una perdita di tempo» e solo qualche ora dopo ha annunciato che daccordo con gli israeliani si prenderà una settimana per decidere se varrà ancora la pena di sedersi al tavolo negoziale.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy, dopo aver ricevuto Abu Mazen, ha detto che gli insediamenti israeliani devono essere fermati.
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