Ottantenne sgozzato e mutilato dal fidanzato della giovane colf

SiracusaLo ha colpito con una bastonata al volto, poi lo con un coltello da macellaio gli ha mutilato braccia e piedi, gli ha tagliato la gola e alla fine lo ha pure evirato. Poi lo ha guardato morire, stando seduto in poltrona. «Mi sono fumato una sigaretta», ha raccontato agli investigatori che lo interrogavano.
La vittima, un pensionato di 80 anni, Sebastiano Belloffiore, 80 anni. Immagini da film dell'orrore in una casa alla periferia di Francofonte, piccolo paese in provincia di Siracusa. Ad agguantare una lama lunga 40 centimetri per compiere il delitto è stato un bracciate agricolo di 36 anni, Massimiliano Pepi, accecato dalla gelosia per le avance che il nonnino, vedovo ormai da anni, avrebbe rivolto alla badante, sua convivente.
È stato un rivolo di sangue che scorreva sotto la porta di Bellofiore a insospettire, venerdì sera poco prima delle 22, i suoi vicini di casa. Quando i carabinieri sono arrivati con i lampeggianti accesi a sirene spiegate, il bracciante era al volante dell'auto della vittima con in vestiti intrisi di sangue. Fermato in un primo momento ha fornito un alibi. Poi, in nottata, ha confessato.

Gli investigatori hanno scoperto che l'omicida e la sua fidanzata, una trentenne di bella presenza di Francofonte, erano andati a vivere per una ventina di giorni nell'abitazione di Bellofiore, badavano a lui, lo accudivano in cambio di un mensile di poche centinaia di euro. Nel corso di quella breve convivenza, conclusasi nell'ottobre scorso, l'anziano avrebbe mostrato interesse per la donna. E questo, oltre a questioni di denaro, ha scatenato il delitto.,

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